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Elettrocardiogramma interpretato male in farmacia: amministratore di Alezio sarà risarcito

 
Vincenzo Sparviero

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Vincenzo Sparviero

Elettrocardiogramma interpretato male in farmacia: amministratore di Alezio sarà risarcito

Il referto era allarmante, «emiblocco anteriore sinistro». Fortemente preoccupato e per l’urgenza dell’eventuale intervento al cuore, il cittadino ha trascorso momenti decisamente difficili

Lunedì 02 Ottobre 2023, 12:53

Gli avevano fatto prendere un «colpo». Una diagnosi sbagliata, che gli aveva provocato uno stato d’ansia che avrebbe potuto provocargli davvero un infarto. Poi, si scopre che si tratta di un errore - forse una... leggerezza - sulla quale, però, un cittadino non ha voluto passarci sopra. Così, dopo un regolare processo, è stato risarcito.

Era decisamente fuorviante l’elettrocardiogramma svolto in farmacia che è stato al centro della vicenda. Dopo la denuncia di un cittadino, una farmacia di Gallipoli è stata condannata a risarcire un cliente di Alezio - esponente politico locale - per una diagnosi rivelatasi errata.

Era l’ottobre del 2020, quando l’amministratore comunale si recò in farmacia per effettuare un elettrocardiogramma che gli era stato consigliato dal suo medico di fiducia. In particolare, l’esame sarebbe servito per il certificato di pratica sportiva non agonistica dovendosi iscrive in palestra. Allettato dal prezzo contenuto, ha deciso di rivolgersi alla farmacia che disponeva dell’apparecchiatura necessaria. Pagato l’esame, al ritiro del referto la grande... sorpresa: la diagnosi era allarmante «emiblocco anteriore sinistro». Fortemente preoccupato e per l’urgenza dell’eventuale intervento al cuore, il cittadino ha trascorso momenti decisamente difficili, anche se non avvertiva alcun tipo di disturbo.

Così, ha prenotato urgentemente a pagamento una visita cardiologica presso l’ospedale di Gallipoli dove gli rifanno lo stesso esame senza riscontrare alcun problema.

A quel punto, tirando un sospiro di sollevo, decide di fargliela pagare a chi gli aveva procurato uno stato d’ansia notevole e rivolgendosi all’avvocato Cristiano Portone decise di instaurare un giudizio civile davanti al Giudice di Pace di Gallipoli, chiedendo l’accertamento della erroneità della diagnosi» eseguita dalla farmacia e, di conseguenza, il risarcimento dei danni patrimoniali e morali subiti.

Nel corso del procedimento è stata anche esaminata una consulenza di parte, con la quale è stato accertato come, benché gli esami strumentali fossero sovrapponibili, la diagnosi non era assolutamente patologica in quanto l’esame non era stato letto da un medico specialista.

Il Giudice di Pace di Gallipoli, Tobia Nassisi dopo aver accertato l’errata diagnosi, ha condannato la farmacia al risarcimento dei danni patrimoniali e morali subiti, nonché al pagamento delle spese processuali.

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