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Lecce, processo Bcc Terra d'Otranto, chiesti otto anni per l'ex sindaco

 
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L'accusa: «Il rinnovo del Cda fu condizionato dalla Scu»

Lunedì 11 Settembre 2023, 17:04

13 Novembre 2023, 17:48

LECCE - Sei condanne sono state chieste dalla pubblica accusa al termine del processo su presunti illeciti commessi nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Terra d’Otranto del maggio 2014, sulle quali la Procura di Lecce ipotizza ci siano stato il condizionamento della Sacra Corona Unita.

L’accusa, sostenuta dal pm della Dda Carmen Ruggiero, ha chiesto ai giudici della prima sezione penale una condanna a 8 anni e 6 mesi di reclusione per l’ex sindaco di Carmiano (Lecce), Giancarlo Mazzotta, socio e amministratore di fatto della banca, imputato insieme altri cinque indagati per i quali le condanne chieste variano da 2 anni e 6 mesi a 6 anni e 6 mesi. Gli imputati rispondono, a vario titolo, di estorsione aggravata dal metodo mafioso, tentata e consumata, e tentata concussione. Tra gli imputati anche Saulle Politi, 47 anni, già condannato per associazione mafiosa, e Giovanni Mazzotta, 56 anni, considerato vicino al clan Tornese della Scu. L’udienza è stata aggiornata al 9 ottobre per le arringhe.

L’ex sindaco Mazzotta è accusato di aver favorito il fratello Dino per fargli ottenere la presidenza del Cda (ai danni di un altro concorrente), attraverso numerose false autenticazioni delle firme dei soci favorevoli a votare per la lista capeggiata da Dino Mazzotta.

Per Giancarlo Mazzotta 2 anni e 6 mesi, esclusa aggravante mafia

LECCE  - Cinque persone assolte, un solo condannato - l’ex sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta - e l'esclusione dell’aggravante mafiosa. Lo hanno stabilito i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Lecce che oggi hanno emesso la sentenza nel processo sui presunti illeciti commessi nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Terra d’Otranto del maggio 2014. La Procura di Lecce aveva ipotizzato il condizionamento della Sacra corona unita. Gli imputati rispondevano, a vario titolo, di estorsione aggravata dal metodo mafioso, tentata e consumata, e tentata concussione. Tra gli imputati anche Saulle Politi, 47 anni, già condannato per associazione mafiosa, e Giovanni Mazzotta, 56 anni, considerato vicino al clan Tornese della Scu. Entrambi sono stati assolti così come: Maria Grazia Taurino, Luciano Gallo, Ennio Capozza.

Giancarlo Mazzotta, invece, è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione. L’ex sindaco all’epoca socio e amministratore di fatto della banca, è stato ritenuto responsabile per un unico capo di imputazione relativo ad un episodio di tentata concussione legata al rinnovo delle cariche del cda. I giudici hanno disposto il non lungo a procedere per gli altri capi di imputazione, riqualificati in violenza privata, perché, escluse le aggravanti, gli stessi sono estinti per prescrizione. Il pm della Dda Carmen Ruggiero aveva chiesto invece una condanna a 8 anni e 6 mesi di reclusione per l’ex primo cittadino. E’ stata rigettata la richiesta di condanna al risarcimento avanzata dalle parti civili. 

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