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Leuca, l’ex colonia Scarciglia diventerà una residenza turistica

 
Mauro Ciardo

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Mauro Ciardo

Un resort al posto del rudere nel Leccese: Pronti sette milioni di euro

Il rendering del futuro resort nell'ex colonia Scarciglia

Presentato il progetto: il volume sarà ridotto drasticamente e riapparirà la collina ora del tutto nascosta dalla facciata storica dell’edificio

Domenica 27 Agosto 2023, 12:55

LEUCA - Come cambierà il volto di Punta Meliso e del promontorio Japigio dopo la Colonia Scarciglia? Se n’è discusso ieri sera nello Yacht Club di Santa Maria di Leuca.

Il progetto di riqualificazione dell’ex colonia antitubercolare che sorge a Punta Meliso, vincitore del bando di gara emanato dall’Amministrazione comunale di Castrignano del Capo, ha visto dunque la sua prima presentazione ufficiale nel corso di un appuntamento in cui sono intervenuti Giovanni Arditi di Castelvetere (presidente dello Yacht Club Leuca), Francesco Petracca (sindaco di Castrignano del Capo), Anna Grazia Maraschio (assessore regionale all’ambiente), monsignor Vito Angiuli (vescovo di Ugento),Toti Semerano (ideatore del progetto), e gli imprenditori Ivan De Masi e Pasquale Amabile per conto dell’azienda promotrice Alboran Real Estate. Ha moderato il filosofo Mario Carparelli (Università del Salento).

Il progetto, che si è aggiudicato il premio «The Plan Award 2021» per la categoria paesaggio, promosso dalla rivista di architettura e design The Plan, invece di utilizzare il volume esistente, prevede di ridurlo drasticamente facendo riapparire la collina ora del tutto nascosta alla vista dalla facciata storica dell’edificio, unico lembo rimasto dopo la demolizione avvenuta nel 2005, quando stava per prendere forma un progetto di hotel extralusso a cura della Apuliae che faceva capo al defunto imprenditore Roberto Colaninno.

«È un intervento dove l’architettura dialoga, si integra, si fonde con il paesaggio – hanno spiegato gli organizzatori – dell’imponente volume viene utilizzato esclusivamente il piano terreno, viene recuperato invece il volume esistente dell’ex scuola, destinandolo a residenza turistica con annessi servizi. La parte rimanente del piano terreno, opportunamente ristrutturata, resta nella disponibilità pubblica e viene recuperata per dare sede in futuro a una costituenda fondazione culturale».

La «Gazzetta del Mezzogiorno» aveva anticipato la bozza progettuale esattamente un anno fa, quando la società sottopose il progetto all’approvazione degli enti interessati.

L’opera di recupero e riqualificazione prevede la creazione di una “piazza grande”, circa 900 metri quadrati di case vacanza, un bar con ristorante di 310 metri quadrati, una cucina per la preparazione dei cibi, accessi diretti agli appartamenti con scale, un museo del mare di 655 metri quadrati, un parcheggio coperto di 781 metri quadrati e una torre alta dodici metri e mezzo che si estende su una superficie di 54 metri quadrati, con la funzione di richiamo delle antiche torri costiere di avvistamento sparse su tutta la costa. E poi ancora piscine riscaldate e spazi termali aperti, con vegetazione e muretti in pietra locale

«Gli appositi percorsi – è stato aggiunto - serviranno a raggiungere da Leuca il santuario De Finibus Terrae e avranno pendenze adeguate, in quanto progettate con il fine di eliminare ogni barriera architettonica e dare comodo accesso alla terrazza che si sviluppa sopra l’immobile destinato alla sede della fondazione. Questo grande spazio diventerà un’arena-cinema all’aperto e sarà utilizzabile, oltre che per proiezioni e rassegne cinematografiche, anche per ogni altra manifestazione culturale».

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