LECCE - La presenza dei lupi nel Salento è ormai acclarata, ma adesso bisogna creare le giuste condizioni affinchè la loro presenza venga vista come una opportunità sotto l'aspetto naturalistico.
Di questo si è discusso questa mattina a Lecce nell'incontro fra l'assessore regionale all'ambiente, Anna Grazia Maraschio, e i ricercatori del Cnr Iret di Lecce.
«La presenza di grandi predatori sul territorio regionale comporta delle criticità gestionali - dichiara l'assessore Maraschio - che se ben affrontate possono aiutare l’opinione pubblica a comprendere il fenomeno evitando di generare problemi di interazioni tra le specie, come recentemente successo nella gestione degli orsi in Trentino. Non vogliamo che questo accada anche in Salento».
Maraschio ha ascoltato le «proposte progettuali sull'analisi comportamentale-genetica, il monitoraggio e la gestione del lupo nel territorio salentino». La conferma di un numero crescente di lupi, precisa l'assessore, deriva sia da «frequenti avvistamenti da parte di residenti e turisti», sia dagli «attacchi al bestiame» che «suggeriscono la possibilità di una frequentazione ormai abituale, forse anche stanziale» degli animali selvatici.
«La ricolonizzazione da parte del lupo del Salento può essere vista come una grande opportunità sotto l’aspetto naturalistico, socio-ambientale e conoscitivo», aggiunge l’assessora evidenziando che i lupi nel basso Salento erano «assenti da oltre un secolo».