Giustizia
Nel Leccese, fece sesso con una 13enne, rimasta incinta e poi abortì: patteggia due anni
Ha chiuso il conto con la giustizia un giovane di 23enne. La stessa scelta è stata fatta anche dal secondo imputato
LECCE - Patteggia la pena un giovane accusato di atti sessuali con una 13enne che rimase incinta e decise di abortire.
Il gup Giulia Proto, nelle scorse ore, ha accolto l’istanza degli avvocati Carlo Sariconi e Cosimo Maci. La difesa aveva in precedenza “concordato” 2 anni di reclusione (con il beneficio della sospensione della pena e della non menzione) con il pm Giorgia Villa. Per un altro imputato, un 26enne che rispondeva, oltre che di atti sessuali, anche di pornografia minorile, il giudice ha accolto il patteggiamento a un anno e 10 mesi di reclusione, con gli stessi benefici. Il giovane è difeso dall’avvocato Luigi Rella. La madre della minore, assistita dall’avvocato Tommaso Valente, si era già costituita parte civile, nel corso dell’udienza preliminare.
I fatti si sarebbero verificati tra agosto del 2019 e gennaio del 2020, in un paese dell’hinterland di Lecce. Anzitutto, secondo l’ipotesi accusatoria della Procura, la minore intratteneva una relazione con il 23enne. E dopo un rapporto sessuale, rimaneva incinta. E in seguito, la 13enne effettuava l’interruzione volontaria di gravidanza presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. La madre venuta a conoscenza dei fatti, decideva di sporgere denuncia.
Nel corso delle indagini è emerso anche come la ragazzina avrebbe avuto successivamente una relazione con un 26enne, con cui avrebbe consumato dei rapporti sessuali, dentro casa ed in auto. Non solo, poiché il giovane avrebbe filmato il tutto, inviando un video sul telefonino. Anche per questo episodio venne sporta denuncia dalla madre della ragazzina. La 13enne venne poi ascoltata nel corso dell’incidente probatorio, presso la Procura per i Minorenni, davanti alla gip Laura Liguori e confermò le relazioni intrattenute con i due ragazzi.
Successivamente, dopo l’avviso di conclusione delle indagini, è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio del pm Villa. E nelle scorse ore, come detto, i due giovani hanno patteggiato la pena, chiudendo i propri conti con la giustizia.