sanità

Lecce, servizio soccorso «118»: da maggio si volta pagina

Maddalena Mongiò

Ad occuparsene sarà «SanitaService» al posto dei volontari

LECCE - Massaro accende il semaforo verde per il 118. Ieri l’incontro per definire i dettagli operativi del passaggio del servizio 118 dalle associazioni di volontariato a SanitaService Lecce. Lo start è programmato in due fasi: si parte il primo maggio quando saranno attivato le prime cinque postazioni di ambulanza (per l’attivazione di una sesta postazione ci sarà un confronto con il direttore della centrale operativa 118, Maurizio Scardia) e sei automediche; il primo giugno, poi, saranno attivate le restanti postazioni in programma: 10 o 9, a seconda che il primo maggio si attivino 5 o 6 ambulanze. In totale saranno in servizio, 15 ambulanze e 6 automediche, sotto l’ala di SanitaService e il coordinamento della centrale operativa 118. con fra l’amministratore unico di SanitaService Lecce, Francesco Saverio Massaro e i sindacati: Floriano Polimeno, Cgil Fp; Antonio Piccino, Cisl Fp; Paola Mita, Confintesa; Vincenzo Gentile, Fials; Francesco Perrone, Fsi-Usae; Antonio Tarantino, Uil Fpl; Gianni Palazzo, Usb. Saranno assunti 99 autisti-soccorritori e 66 soccorritori, per un totale di 165 lavoratori, fra il primo maggio e il primo giugno.

Soddisfatto Massaro: «Ringrazio i sindacati per il proficuo incontro che ci ha permesso di definire quelli che ormai sono dettagli tecnici. Dal primo maggio partiremo con le prime postazione ed entro il primo giugno completeremo l’intero processo di internalizzazione del servizio».

La Cgil Fp, nel corso dell’incontro, ha lamentato un comportamento non lineare da parte delle associazioni di volontariato in quanto starebbero modificando la platea dei volontari sostituendo chi ha diritto alla stabilizzazione in Sanitaservice con nuovi assunti per favorire l’assunzione in SanitaService di questi ultimi. In più, «nonostante abbiamo fatto sottoscrivere contratti di lavoro, non garantiscono il pagamento degli emolumenti sull’assunto che Asl Lecce non ha ancora liquidato le fatture». In ragione di questa circostanza il segretario Polimeno ha chiesto che il servizio 118 parta in un’unica soluzione, dal primo maggio, e non in due tranche come è stato deciso. Anche Fials ha chiesto che i contratti siano sottoscritti in un’unica soluzione. Fsi-Usae ha chiesto l’avvio del servizio nel più breve tempo possibile, accettando la condizione di partenza del servizio dal primo maggio in quanto occorre dare disdetta alle associazioni di volontariato. La Uil Fpl chiede che il contratto sia sottoposto a condizione sospensiva in caso di difficoltà tecnico-organizzative. L’Usb ha stigmatizzato la proroga fino al 30 aprile concessa alle associazioni di volontariato in quanto «non ha prodotto benefici ai lavoratori o al servizio».

La Cisl Fp ha dissentito dalla scelta di non seguire uno scorrimento della graduatoria di merito, ai fini delle assunzioni, in quanto SanitaService ha espresso l’esigenza di procedere al reclutamento in base alle necessità del servizio, ossia alle postazioni che devono essere attivate. I Cobas si sono detti disponibili a sottoscrivere il contratto, mentre la Cisal ha chiesto un report puntuale che, però, Massaro ha precisato essere già noto. Confintesa si è allineata alle posizioni di Uil Fpl.

Questa internalizzazione è in gestazione sin dal 2020 e ha avuto il suo primo tassello con il passaggio dei servizi della ditta Tundo a SanitaService. La ditta Tundo all’epoca lavorava in prorogatio essendo scaduto l’appalto il cui affidamento, per sei anni, era del 23 gennaio 2014 con durata di 6 anni per un importo pari a 21.392.485,56 euro incrementato di 4.278.497,112 euro il 23 settembre 2015 per un ampliamento del servizio di trasporto e accompagnamento. In pratica sono stati internalizzati servizi per beni e persone, ossia il cosiddetto trasporto secondario (trasferimento di pazienti tra ospedali), il trasporto di dializzati e pazienti oncologici, il supporto logistico all’Assistenza Domiciliare Integrata (Adi). Dalle ditte Ikebana e Meleleo furono, invece, internalizzate cinque postazioni 118: Otranto, Ugento, Casarano, Gallipoli, Scorrano, non prima di un contenzioso nelle aule di giustizia giunto fino al Consiglio di Stato.

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