NARDO' - Torna l’incubo furti nelle campagne della provincia. O forse non è mai passato, se si fa la conta dei casi che molto spesso non vengono denunciati. La tornata di raid 2023 però, a differenza dell’ultimo periodo nero registrato mesi or sono nel territorio tra Nardò-Copertino-Leverano, non riguarda razzie di raccolti pronti a essere immessi sul mercato, bensì attrezzi e soprattutto mezzi.
Da qui l’idea che sia cambiato nettamente lo scenario, come la regia. Segnalazioni arrivano dalla zona Boncore-Monteruga, quasi una terra di nessuno o meglio su cui le competenze di mescolano poiché campagne ai limiti di feudo tra Veglie, Nardò, Porto Cesareo, San Pancrazio Salentino. Eppure ricche di appezzamenti di terreno floridi e masserie e aziende agricole internate.
Ma veniamo ai colpi. All’interno di un uliveto nella zona di “Monteruga” – area che si estende tra la Torre Lapillo-San Pancrazio e la via vecchia Veglie che la interseca -, i soliti ignoti hanno rubato nottetempo, un escavatore, trattore, una motopala. Si tratta di mezzi in uso ad un’impresa di Galatone impegnata nel taglio degli ulivi colpiti da xylella, per la produzione di legna. Chi ha agito è evidente conosca luoghi, orari e abitudini ed abbia una mappatura delle campagne della zona ben chiara. Non può certo immaginarsi l’azione di un solo individuo, è evidente, ma di una squadra organizzata. Che peraltro, si è scoperto qualche ora più tardi, ha abbandonato a un chilometro circa di distanza, uno dei mezzi rubati, un trattore. Che è stato rinvenuto integro in zona “Chiodi”, nei pressi di una masseria. Perché possa essere accaduto si presta a una serie di letture e risposte. Una fra tutte, più plausibile ma non per questo esatta, porta a ipotizzare che, trattandosi di un mezzo lento, fosse di intralcio ai tempi stretti e veloci della banda.
Altro colpo degno di nota, qualche chilometro più avanti, in zona Boncore, territorio di Nardò ma a un passo dalla località Torre Lapillo di Porto Cesareo. Vittima, in quel caso, un pensionato residente nella marina jonica, agricoltore per hobby. L’uomo, trasferitosi nel Salento dall’estero, si dedica da tempo alla campagna. Ignoti hanno asportato da una sorta di deposito, un trattore, un trincia erba e delle motoseghe.
Se i due episodi possano essere collegati non è facile al momento stabilirlo. Potrebbe trattarsi infatti di due regie diverse. Agli imprenditori agricoli della zona quanto accaduto non è sfuggito, il furto dei mezzi di lavoro rappresenta un danno non solo economico ed emergente, ma nel breve periodo anche un lucro cessante. Se l’episodio isolato può far pensare ad un’azione da inserire nel novero delle casualità possibili, salendo di numero sale di pari passo anche il timore di sentirsi nel mirino. Resta fondamentale, ai fini della sicurezza, collaborare attraverso la denuncia, con le forze dell’ordine.