Il caso

Scorrano, in stato alterazione al pronto soccorso sferra un pugno al medico: arrestato 31enne. Il monito di Palese

L'incidente si è verificato nel Salento. Il professionista è stato sottoposto ad accertamenti

LECCE - Un medico in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Veris Delli Ponti di Scorrano è stato aggredito questa mattina da un cittadino senegalese che in preda ad un forte stato di alterazione psicofisica gli ha sferrato un pugno al volto. Dopo essere stato colpito il medico ha perso i sensi ed è caduto a terra. Soccorso da alcuni colleghi ha ripreso conoscenza poco dopo, lamentando però alcuni sintomi per i quali viene sottoposto ad accertamenti. Sono intervenuti i carabinieri e il pronto soccorso è rimasto chiuso per qualche ora. L’aggressore era stato portato ieri sera dai carabinieri al pronto soccorso dello stesso ospedale dopo essersi introdotto in una casa a Otranto, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, pronunciando frasi sconnesse e spaventando marito e moglie. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti.

L'ARRESTO

E’ stato arrestato e portato in carcere l’uomo che questa mattina ha dato un pugno al volto a un medico del pronto soccorso dell’ospedale Veris Delli Ponti di Scorrano (Lecce). L’uomo, un 31enne senza fissa dimora nato in Nigeria (e non in Senegal come si era appreso in un primo momento), è accusato di interruzione di pubblico servizio e resistenza e violenza a pubblico ufficiale posta in essere nei confronti del personale sanitario. Il 31enne era stato portato in stato di agitazione al pronto soccorso dal personale del 118.

IL MONITO DI PALESE

“L’ennesima violenta aggressione ai danni di medici che operano in prima linea per tutelare la salute e la vita dei cittadini merita una sonora condanna per gli autori del gesto e e piena solidarietà a loro e a tutti i medici, specie dei Pronto Soccorso, da parte della Regione”. Lo afferma in una nota l’assessore regionLe alla Sanità, Rocco Palese, dopo i casi veroficatisi oggi a Scorrano e a Taranto.

“Serve maggiore rispetto da parte di tutti - aggiunge - non è possibile che chi ogni giorno lotta per salvare vite altrui debba vedere messa a rischio la propria. Invito i Direttori Generali a presentare subito denuncia alle Autoritá competenti ed auspico che il Parlamento dia un segnale forte alla categoria, riconoscendo lo status di pubblico ufficiale ai colleghi medici che lavorano in prima linea”. 

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