TREPUZZI - Mancano due medici di famiglia e oltre 2mila cittadini restano senza assistenza sanitaria di base.
Sta diventando sempre più problematica la situazione sanitaria in paese, specialmente ai danni di pazienti cronici e anziani, dopo la mancata sostituzione di due medici di base. Ieri mattina il sindaco Giuseppe Taurino ha chiesto lumi ai vertici dell’azienda sanitaria leccese sollecitando una soluzione immediata.
La problematica è emersa dopo il pensionamento di un medico e dopo le dimissioni di un altro suo collega che aveva preso il posto di un professionista assente per malattia. Alcuni pazienti sono stati provvisoriamente dirottati verso altri studi di Campi Salentina, altri non hanno nessuna possibilità di formulare impegnative mediche per medicinali o visite specialistiche, non essendo registrati in database diversi.
Da qui l’intervento dell’Amministrazione comunale. «Il problema è gravissimo - lamenta il primo cittadino - ho subito chiesto un incontro ufficiale al direttore del distretto socio–sanitario e al direttore della Asl di Lecce. Nella platea di pazienti rimasti senza copertura del medico di base ci sono tantissimi anziani e molti malati cronici bisognosi di cure e terapie continue, per questo occorre una soluzione rapida e immediata, con la nomina entro pochi giorni dei sostituti».
Un caso simile si era ripetuto in passato, ma fu prontamente risolto. «In passato ci fu il pensionamento di tre medici massimalisti – ricorda Taurino – e questi vennero sostituiti nei termini previsti senza creare disagi per i pazienti. Ora ci sono oltre 2mila persone in attesa e vanno adottate subito le necessarie soluzioni da parte dei vertici della sanità pubblica».
La direzione sanitaria di Campi Salentina, attraverso il direttore Roberto Pulli, ha rassicurato ieri mattina lo stesso sindaco Taurino, confermando che è allo studio una soluzione tampone, in attesa dello scorrimento delle graduatorie per assegnare i medici di base che hanno raggiunto il punteggio necessario. Nell'immediato la direzione proporrà di assegnare i pazienti ai dottori di guardia medica e di aumentare il massimale di pazienti mutuabili presso altri professionisti presenti sul territorio.