COPERTINO - Oltre duecento “foto-ricordo” a documentare casi reiterati di abbandono illecito di rifiuti, spesso sacchetti di spazzatura, ma a volte anche piccoli elettrodomestici e materiali ingombranti. Per Copertino il 2022, in materia, si è chiuso con un bilancio che, se da un lato sgomenta per la constatazione del numero delle trasgressioni, dall’altro lascia ben sperare quanto a capacità ormai rodata degli impianti di videosorveglianza. Il progetto di repressione di queste pratiche assolutamente dannose per il decoro dei luoghi, urbani e no, è iniziato a Copertino proprio nell’anno appena terminato - a febbraio - con l’installazione sul territorio comunale di 8 foto-trappole che, a rotazione, sono state puntate su aree particolarmente interessate dal fenomeno.
«Un progetto frutto di un lavoro sinergico portato avanti dal Comando di Polizia municipale, dall’ufficio Ambiente e dalla “Vitruvio Tech srl”, azienda incaricata della gestione e manutenzione delle apparecchiature», spiega la sindaca Sandrina Schito. Per garantire un corretto espletamento del servizio, gli impianti di videosorveglianza hanno richiesto l’esecuzione di 469 interventi di manutenzione, con la sostituzione di 6000 pile e 290 batterie esterne, per un totale di circa 80 spostamenti che hanno permesso al Comune di tenere sotto controllo 30 diverse porzioni del territorio interessate dall’abbandono indiscriminato, «malvezzo che ha come conseguenza l’origine di numerose micro- discariche che creano danni all’ambiente e all’immagine del nostro territorio, e dunque conseguenze a carico di tutta la collettività», aggiunge la sindaca. Il sistema di videosorveglianza mobile si prefigge dunque due obiettivi: sanzionare i comportamenti incivili e contemporaneamente produrre un effetto deterrente. «Chi abbandona, paga», conclude la sindaca. «E questo è il modo per educare chi ancora continua a tenere comportamenti tanto incomprensibili quanto diseducativi».