Lecce - Un pozzo nel cuore della città, che realizzato alle fine del 1800 serviva ad alimentare i treni a vapore.
È Stefano Margiotta, geologo di UniSalento, a pubblicare le foto del sopralluogo del pozzo che si è svolto qualche giorno fa. «Come ricercatori - spiega ci siamo occupati delle acque sotterranee della città di Lecce, e in questo contento il pozzo riveste un'importanza eccezionale».
La storia della scoperta del pozzo è presto spiegata: all'epoca mancava ancora l'acquedotto regionale, Lecce e provincia soffrivano la siccità. «Nel luglio 1886 - spiega il professor Margiotta - viene approfondito il pozzo della stazione ferroviaria sotto la direzione di Cosimo De Giorgi. Il pozzo si attesterà per oltre 14 m sotto il livello del mare e raggiungerà un importante falda acquifera dolce. Il successo dell'impresa consentì la realizzazione del successivo pozzo Cozza Guardati».
«Il pozzo della Ferrovia, dimenticato per decenni - dice il geologo - oggi costituisce una splendida testimonianza idrogeologica e archeologica industriale. Ai tempi era in grado di attingere 250 metri cubi di acqua al giorni».
L'ispezione è stata possibile grazie alla disponibilità di Rfi.