PRESICCE ACQUARICA (Lecce) Venne trovato in possesso di oltre 500 capi di abbigliamento contraffatti pronti per essere venduti. Tra questi anche alcuni con il marchio della Juventus che nella giornata di giovedì si è costituita parte civile nel corso della prima udienza del processo, per i danni d’immagine, dinanzi al giudice monocratico Edoardo D’Ambrosio.
Sul banco degli imputati compare l’imprenditore E.L. 65enne di Acquarica-Presicce che rischia una pena fino ai tre anni di reclusione. Risponde delle accuse di contraffazione di marchi e introduzione di segni falsi nello Stato.
La merce venne sequestrata il 23 febbraio del 2021. I militari della Guardia di Finanza di Otranto trovarono in un locale commerciale di Presicce -Acquarica ben 535 capi di abbigliamento contraffatti che comprendevano tute, felpe, pantaloni, maglie, giubbini di squadre di calcio come Juventus e Inter e di altri marchi quali Adidas, Diadora, Nike, Fila, Puma, Kappa, Aprilia, Levis, Lee. Non solo, anche capi di Emporio Armani, Gucci, Guess, Napapiri, Aeronautica Militare, Kawasaki, K-Way, Vans, Vespa, Honda, Suzuki, Yamaha, Supreme, Pyrex. I finanzieri, nel corso dell’ispezione, trovarono nel locale anche 201 etichette adesive degli stessi marchi, 3 presse a caldo ed un computer nel quale erano memorizzati i loghi.
L’uomo, al termine delle indagini, venne raggiunto da un decreto di citazione a giudizio, a firma della pm Maria Consolata Moschettini, in cui comparivano nell’elenco delle “persone offese” ben 21 note aziende. Alla prima udienza del processo si è però costituita parte civile solo la società della Juventus, attraverso l’avvocato Francesca Fuso. La prossima è fissata per il mese di maggio, quando entrerà nel vivo l’istruttoria dibattimentale.
