LECCE - «È necessario tenere alta l'attenzione sull'impianto Ecolio 2, soprattutto in questa fase in cui è in via di definizione presso la Provincia di Lecce la Conferenza di servizi per il riesame dell’Aia, rilasciata nel 2011, per adeguamento alle migliori tecnologie disponibili. Sto seguendo con attenzione l’iter e confido nel lavoro approfondito di tutti gli enti coinvolti».
È quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese Cristian Casili in merito alla vicenda dell’impianto Ecolio 2, a Presicce-Acquarica, nel Salento, posto sotto sequestro nel 2020 per un presunto smaltimento illecito dei rifiuti pericolosi. «Sono tanti gli aspetti da considerare - aggiunge - a cominciare dalla questione relativa alla compatibilità urbanistica dell’impianto rispetto alla quale, come sostenuto dal Tar, la conferenza di servizi potrà valutare ogni profilo progettuale e impiantistico successivo all’Aia del 2011. Bisogna poi ancora approfondire gli aspetti tecnici e impiantistici e quelli relativi alle misure di monitoraggio ambientale, rispetto ai quali Arpa ha chiesto ulteriori approfondimenti, oltre a chiarire alcuni aspetti gestionali relativi alle operazioni di trattamento dei rifiuti. Infine, non può non tenersi conto del procedimento penale di fronte al Tribunale di Lecce sulla gestione illecita dei rifiuti presso l’impianto, nel quale Provincia e Regione si sono costituite parte civile».