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Il Salento porta il caso della 275 nelle mani del ministro Salvini

 
Emanuela Tommasi

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Emanuela Tommasi

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Rocco Palese

Il senatore Marti: «Affronteremo la questione in maniera netta e decisa»

Domenica 06 Novembre 2022, 13:02

La 275 nelle mani del ministro Salvini. L’ultimo incidente mortale, l’altro ieri, lungo la strada Maglie-Leuca, ha imposto un’urgenza - se mai ce ne fosse bisogno - alla realizzazione della doppia corsia, dopo 16 anni trascorsi tra contenziosi e ritardi (ne riferiamo a parte). Ora, il senatore salentino Roberto Marti, nonchè commissario regionale della Lega, fa sapere di aver investito dell’emergenza il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, il vice premier Matteo Salvini, anche leader della Lega.

«Sia in qualità di senatore sia di commissario regionale della Lega ho investito il ministro e segretario nazionale della Lega, Salvini, della situazione della 275 - fa sapere Marti - La settimana prossima inizieremo ad avviare l’iter per avere risposte certe su quello che sarà di quest’opera che per noi è fondamentale e non più rinviabile. Una questione che affronteremo in maniera netta e decisa - rimarca il senatore salentino - per dare risposte concrete direttamente al territorio in tempi brevi. Non mi sbilancio in azioni e situazioni, sarà il ministro a dire quello che c’è da fare e come farlo».

Gli appelli che vengono da territorio sono, come sempre, numerosi, accorati ma anche colmi di rabbia per inadempienze che continuano a danneggiare il Salento e procurano vittime.

«Il Governo intervenga immediatamente e definitivamente per porre fine alla mattanza sulla 275 Maglie-Leuca e per trasformarla da statale della morte a statale della vita. Lo si deve alle decine di morti oltre che alle migliaia di cittadini che rischiano la vita ogni giorno». La sollecitazione è di Rocco Palese, assessore regionale alla Sanità. «Ci sono stati un morto e sei feriti nell’ultima settimana, con il coinvolgimento addirittura di un’ambulanza e il decesso di un operatore socio-sanitario - ricorda Palese - Sono 30 anni che ci sono soldi e progetti per il raddoppio di una strada definita strategica da tutti i Governi che si sono alternati. È stato nominato un commissario, ma solo con poteri ordinari, col risultato che neanche un cantiere è stato aperto. Ora basta - alza la voce Palese - Il Governo nomini un commissario con poteri straordinari, tolga di mezzo l’Anas, che per la mancata realizzazione della strada ha tante responsabilità, spazzi via tutti i contenziosi esistenti, se necessario dichiari quel tragitto “zona militare” e adotti, per la realizzazione della strada, lo stesso metodo adottato per la ricostruzione del Ponte Morandi». L’assessore evidenzia che «lì ci furono 43 vittime, sulla 275 siamo ad oltre 100 morti ormai. È l’unico modo per realizzare il raddoppio e la messa in sicurezza della strada e così in un anno i lavori sarebbero finiti. Lo dobbiamo ai morti, alle loro famiglie e a tutti coloro che ogni giorno rischiano la vita su quella strada».

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