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Sos medici di famiglia nel Salento, manca il personale: oltre 120 posti vuoti

 
Emanuela Tommasi

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Emanuela Tommasi

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Il commissario Rossi: «Bisogna ottimizzare le risorse a nostra disposizione»

Mercoledì 19 Ottobre 2022, 13:14

LECCE - Allarme medici di famiglia. Mancano all’appello oltre 120 sanitari di base i quali sono andati in pensione negli ultimi mesi e non c’è stata nemmeno una sostituzione. E nei prossimi due anni è previsto un esodo ancora maggiore senza la possibilità di alcun avvicendamento. La situazione è emersa ieri, a margine dell’avvio della campagna vaccinale anti influenzale, al Museo Castromediano con i dirigenti della Asl.

«I medici di base che vanno in pensione saranno difficilmente sostituiti - dice Stefano Rossi, commissario straordinario Asl Lecce - Oggi viene al pettine il nodo storico del numero chiuso per l’ingresso alla Facoltà di Medicina, e delle specializzazioni. Probabilmente, la medicina di base soffre anche per poco appeal sui giovani che studiano per diventare medici, un aspetto che va rivisto».

Attualmente in provincia ci sono circa 650 medici di famiglia, e negli ultimi mesi oltre 120 sono andati in pensione senza essere sostituiti. E le previsioni sono anche peggiori. «Da qui a due anni andranno in congedo i nati nel 1956 e 1957, che sono parecchi - spiega Antonio De Maria, rappresentante aziendale dei medici di Medicina generale - Giusto per fare un esempio: l’anno prossimo a Taviano ci saranno quattro medici che contemporaneamente andranno in pensione, e sarà un problema. Adesso si sta riparando cambiando la zona ottimale con un rapporto non più di uno a mille ma di uno a 1300. Nello stesso tempo abbiamo permesso ai corsisti di secondo e terzo anno (coloro i quali frequentano i corsi specifici di medicina generale, ndr) di accedere nella graduatoria dell’assegnazione delle zone carenti, naturalmente in coda, i quali potranno essere assunti là dove si dovessero avere difficoltà di assegnazione nella zona carente. L’alternativa sarà aumentare il massimale degli assistiti in quota a ciascun medico, attualmente di 1500. Viceversa, ci saranno pazienti che si ritroveranno senza assistenza».

«La carenza dei medici e del personale sanitario è e sarà il problema dei problemi - interviene il commissario Rossi - purtroppo non facilmente risolvibile nel medio periodo, anche perchè interessa tutta Italia e tutta Europa. I sanitari sono pochi e saranno sempre di meno, motivo per il quale dobbiamo ottimizzare le risorse che abbiamo».

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