Il caso
Anziano ucciso in casa a Castrì e trovato incappucciato: 3 arresti, tra cui 2 donne, rapina finita in tragedia
Una delle due donne, unica persona in relazione con la vittima, con la complicità degli altri indagati avrebbe messo in piedi la rapina che poi si sarebbe conclusa col brutale omicidio, avvenuto per asfissia da soffocamento
CASTRI' DI LECCE - I carabinieri hanno arrestato tre persone, tra cui due donne, e notificato un’informazione di garanzia a carico di un quarto soggetto, per omicidio aggravato in concorso e rapina aggravata. L'indagine è scattata dopo il ritrovamento del corpo del falegname in pensione Donato Montinaro, 75 anni, ucciso in casa a giugno e ritrovato legato, imbavagliato e con segni di percosse.
Dalle indagini sembra evidente che una delle due donne, unica persona in relazione con la vittima, essendo probabilmente a conoscenza delle disponibilità di denaro contante possedute dall’anziano, avrebbe pianificato ed eseguito, con la complicità degli altri indagati, una rapina che poi si sarebbe conclusa col brutale omicidio, avvenuto per asfissia da soffocamento, in quanto l'anziano sarebbe stato imbavagliato, legato e strangolato con indumenti, lenzuola e nastro adesivo. Poi i rapinatori si sarebbero allontanati dall’abitazione portando con sé anche un utensile agricolo e una somma di denaro in contanti.
Significativi spunti forniti anche dalle immagini immortalate e acquisite dagli impianti di videosorveglianza presenti su tutto il territorio provinciale; un’area molto vasta, ma nella quale, mettendo insieme orari, passaggi e celle telefoniche agganciate dai telefoni degli indagati, sarebbe stato possibile fare ordine sui tasselli raccolti e ricomporre il puzzle per la
risoluzione del caso. Sarebbe emerso che le due donne erano solite ricercare anziani benestanti ai quali richiedere somme di denaro in cambio di intrattenimenti telefonici ed altro, dimostrando così la loro buona attitudine ad interagire psicologicamente sugli ignari clienti.
Le tre persone arrestate questa mattina dai carabinieri per l’omicidio di Donato Montinaro, l'anziano falegname ucciso l’11 giugno scorso a Castri di Lecce, sono Angela Martella, 58 anni, Patrizia Piccinni, 48 anni, e Antonio Esposito, 39 anni. Secondo quanto accertato dai militari l'unica persona che conosceva la vittima era Angela Martella.
Sono due le testimoni chiave che hanno fornito ai carabinieri elementi importanti per ricostruire la dinamica dell’omicidio dell’ex falegname Donato Montinaro, avvenuto in provincia di Lecce l’11 giugno scorso, e per il quale questa mattina ci sono stati tre arresti. Una donna, la sera del delitto, avrebbe visto tre persone, una delle quali con in mano una motosega, provenienti dalla via dove si trova la casa di Donato Montinaro, a Castrì di Lecce, notando che parlavano in dialetto salentino. Dai successivi accertamenti è emerso che l’attrezzo era di proprietà della vittima e non è mai stato ritrovato.
La seconda donna invece ritrovò per strada il telefono cellulare della vittima che le tre persone accusate dell’omicidio avrebbero perso durante la fuga. Dall’esame dei tabulati telefonici è emerso che l’ultimo contatto avuto dalla vittima la sera del delitto, alle 20.38, è con una utenza intestata alla 58enne Angela Martella, tra le persone arrestate oggi, agganciata in zona da una cella nello stesso orario. Le tre persone arrestate non risiedono nel paese in cui è stato ucciso l’anziano. La 58enne è di Gagliano del Capo; Patrizia Piccinni, 48 anni, è originaria di Modugno (Bari) e residente ad Alessano; mentre la persona che conviveva con lei all’epoca dei fatti, il 39enne Antonio Esposito, è di Corsano.