LA MOBILITAZIONE
Impianto di compostaggio nel Salento, il fronte del «no» si attrezza
Progetto a masseria Ghetta, i Comuni di Surbo e di Trepuzzi mettono a punto l’agenda della protesta
SURBO - Una mobilitazione di tutto il territorio ed un incarico ai legali per opporsi al provvedimento con il quale l’Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti ha dato il via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’impianto di compostaggio da costruire in località Masseria Ghetta, destinato ad accogliere 40mila tonnellate complessive di frazione organica e sfalci di potatura. Le amministrazioni comunali di Surbo e di Trepuzzi hanno messo a punto l’agenda della protesta per scongiurare la realizzazione di un impianto di compostaggio alle porte dei centri abitati. Il sito individuato ricade nel territorio di Lecce (e dal Comune capoluogo è stato scelto) ma è più vicino all’agglomerato urbano dei paesi dell’hinterland.
I sindaci Ronny Trio (Surbo) e Giuseppe Taurino (Trepuzzi), insieme con le rappresentanze delle loro rispettive amministrazioni, si sono confrontati ieri sera, nella sede comunale di Surbo su tutte le iniziative da intraprendere sia dal punto di vista del coinvolgimento delle comunità del territorio sia dal punto di vista strettamente tecnico-legale. Un calendario che va dalle manifestazioni di protesta (peraltro già messe in campo nei mesi scorsi) ad un’assemblea pubblica, al coinvolgimento di parlamentari e di associazioni alle carte bollate.
Intanto, a Lecce, i consiglieri della minoranza hanno chiesto la convocazione di una seduta consiliare monotematica «per fare le opportune riflessioni sulla scelta del sito, il dimensionamento, le valutazioni di impatto acustico e odorigeno e tutte le altre possibili ricadute per il territorio». L’ha presentata Gianpaolo Scorrano, capogruppo di «APB sindaco», presidente della commissione consiliare Controllo. «Un impianto così importante ed impattante non può assolutamente essere imposto dall’imminente scadenza ministeriale per l’accesso ai fondi Pnrr - ribadisce Scorrano - ma necessita di un coinvolgimento più ampio tra tutti gli attori interessati, ivi compresi i consiglieri comunali della nostra città ed i sindaci delle vicine comunità interessate».