LEQUILE - Ci risiamo. La psicosi pantera, tra realtà e fantasia, torna a creare ritmo, e perché no, allarmare.
Dopo l’avvistamento di un ani male simile al felino di qualche tempo fa in località Monteruga, tra Veglie, San Pancrazio e Torre Lapillo, stavolta si arriva tra Lequile e Soleto. È qui, nei pressi del supermercato «Mio Market» di Lequile, su un tratto della provinciale 362 che un automobilista, il 5 aprile scorso, ha notato un animale di grosse dimensioni, di colore nero e con una lunga coda, attraversare la carreggiata e superare con un balzo il guard rail verso le campagne.
L’uomo ha chiamato il 113: non una segnalazione anonima ma circostanziata, che parlava di un felino. Gli agenti del commissariato di Galatina sono giunti sul posto avviando le ricerche, e la segnalazione è stata inoltrata alle altre forze dell’ordine sul territorio per tenere alta la guardia, pur senza cedere a pericolosi allarmismi.
Se nel caso di Monteruga, secondo quanto stabilito dagli esperti, poteva trattarsi di un grosso cane nero, stavolta è ancora presto per dire se il fantomatico felino esista davvero e da dove sia potuto arrivare. Non ci sono segnalazioni da parte di proprietari di animali di quel tipo, né circhi da dove una pantera sia potuta scappare. Non trova conferme neppure l’idea di un traffico illegale di animali esotici e selvatici, soprattutto di quel genere. Niente escluso, per carità. Ma si parte dalle orme e dalla verifica scientifica e fisica di ogni segnalazione.
Fantasiosa l’ipotesi, stando alle geografia degli avvistamenti tra nord barese, Valle d’Itria e Salento, di un animale in viaggio lungo la Puglia a quattro zampe. Unica certezza sull’avvistamento di circa un anno fa nel foggiano. In quel caso, secondo gli esperti, si trattava della pantera scappata dalla casa di un boss di San Severo. L’animale però, molto giovane, dovrebbe essere morto.