La situazione
Tricase, focolaio Covid al «Panico»: 18 positivi, Chiusi due reparti, allerta per altri 3
Stop attività a Medicina e Oncologia: bloccati tutti i ricoveri
Chiusi i reparti di Medicina e Oncologia all’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase. E massima attenzione c’è nei reparti di Urologia, Lungodegenza e Hospice. I provvedimenti sono stati adottati dopo l’accertamento di 18 casi positivi al Covid. Un piccolo focolaio che si è subito circoscritto: si tratta di 18 pazienti. In fase di monitoraggio di tutto il personale è risultato positivo anche un dipendente, che, però, è da due giorni fuori dall’ospedale.
Già nella serata di mercoledì gli esami del laboratorio Covid dell’ospedale avevano certificato quattro positivi nel reparto di Oncologia, nove in quello di Medicina, uno in Urologia, uno in Lungodegenza, uno in OBI-Osservazione Breve Intensiva e il dipendente. Ieri, poi, si sono aggiunti altri casi: un paziente nel prericovero di Pneumologia e uno in Oculistica. Questi dati, tuttavia, potrebbero essere ancora parziali. Ieri, infatti, sono stati effettuati più di duecento tamponi. I primi riscontri dicono di negatività. Si attendono comunque i risultati di domani.
Intanto, sono stati bloccati tutti i ricoveri in attesa degli accertamenti che potranno delineare meglio il quadro e l’estensione del focolaio. Bloccati anche, per tutta la giornata di oggi, i percorsi d’accesso al Pronto Soccorso, trasformato in reparto dedicato, che accoglie 11 dei 18 positivi in attesa di rientrare nelle proprie abitazioni o trasferiti in altri ospedali Covid. Ieri, intanto, 2 sono stati trasferiti a San Cesario e 3 al DEA; 2 sono rientrati nella propria abitazione.
Alla soluzione di questa emergenza si è lavorato per tutta la giornata di ieri: i pazienti positivi sarebbero dovuti essere trasferiti in una struttura di riferimento, essendo l’ospedale di Tricase no-Covid. Ma considerata l’indisponibilità di posti letto nelle altre strutture si è proceduto alla soluzione tampone transitoria. Prosegue, intanto, il monitoraggio degli altri degenti.
«Le positività sono venute alla luce perché il nostro ospedale esegue i tamponi dopo sette giorni ai pazienti in entrata, tenuto conto che si registrano un po’ ovunque casi positivi dopo i ricoveri. Si tratterebbe di pazienti asintomatici che si sarebbero positivizzati dopo l'ingresso nell'ospedale. Siamo alle prese con una situazione che stiamo gestendo con grande cautela», spiega il direttore sanitario Pierangelo Errico.
Insomma, c’è massima attenzione all’evolversi della situazione, tanto che lo stesso Direttore sanitario Errico assicura: «Stiamo procedendo a controlli incrociati in cui sono coinvolti sia il nostro laboratorio, sia strutture esterne. Abbiamo sette - otto posti disponibili per queste emergenze. Stiamo cercando di isolare tutti i casi sospetti, ma essendo il nostro un presidio no Covid, dovremmo trasferire tutti i positivi nelle strutture di riferimento dove, in questi giorni, non troviamo disponibilità di posti letto».
All’emergenza dell’ospedale si associa anche la crescente preoccupazione del sindaco Antonio De Donno, che nel primo pomeriggio di ieri ha diramato una nota stampa con la quale comunica che “cresce, come sta accadendo su tutto il territorio nazionale, il numero di positivi al virus. A Tricase l'ultima comunicazione ufficiale pervenuta vede la positività di 37 cittadini, ma il numero è certamente destinato a crescere”.