Incidente sul lavoro

Lecce, operaio morto nel cantiere Snam: salgono a 4 gli indagati

Redazione online

Prevista per questa mattina l’autopsia disposta dal magistrato inquirente

LECCE - Salgono a quattro gli indagati da parte della Procura di Lecce per la morte di Simone Martena, l’operaio 34enne di Squinzano morto mercoledì scorso a causa di un incidente sul lavoro all’interno del cantiere del metanodotto Snam.
Nell’avviso di accertamento tecnico in vista dell’autopsia di questa mattina compaiono i nomi di M.C., 56 anni, di Monteroni; E.M., 45 anni, di Carmiano; F.C., 50 anni, anche lui di Carmiano; C.D.S., 33 anni, domiciliato a Merine. I ruoli rivestiti dagli indagati sono quelli di capo cantiere, coordinatore della sicurezza, conducente del mezzo che ha schiacciato Martena e operaio preposto in loco. L’accusa al momento contestata, come atto dovuto, è quella di omicidio colposo.

Martena, operaio della ditta subappaltatrice «Max Streicher», sarebbe stato schiacciato dal macchinario che sposta i tronconi di tubi, saldati tra loro, per poi andare a posarli nella trincea già scavata.

Nonostante i soccorsi tempestivi, per il 34enne non c’è stato nulla da fare. Le indagini sono state affidate ai carabinieri della stazione di Vernole, insieme con il personale dello Spesal che si occupa di verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.

Questa mattina verrà conferito incarico al medico legale Alberto Tortorella per l’esecuzione dell’autopsia. Mentre verrà disposta una seconda perizia di tipo tecnico, affidata all’ingegnere Lelly Napoli, per ricostruire la dinamica dell’incidente.
I familiari, della vittima, assistiti dagli avvocati Anna Maria Caracciolo e Luigi Rella, si sono affidati all’ingegnere Antonio Vernaleone.

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