RIFLETTORI
Lecce, «Il Piccolo Principe» narrato sui social per i bimbi dell'ospedale Vito Fazzi
Clip quotidiane con studentesse grazie a «Tria Corda Onlus»
«Il Piccolo Principe», capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, scrittore, aviatore e militare francese, in una nuova versione ai tempi del Coronavirus. Il progetto «Leggi tu, che leggo anche io», promosso da Tria Corda Onlus, sarebbe dovuto entrare proprio in questi giorni nella sua seconda fase, quella in cui i ragazzi delle scuole coinvolte avrebbero dovuto portare le loro letture teatralizzate del racconto di de Saint-Exupery, nei reparti del Polo Pediatrico dell’ospedale «Vito Fazzi» di Lecce (Chirurgia, Pediatria e Oncologia).
A causa dell’emergenza sanitaria per il Covid-19 e delle misure di contenimento messe in atto, il progetto non ha potuto avere lo svolgimento previsto ma non si è fermato. Si è deciso così di proporre «Pillole di Tria Corda per il futuro», sulla pagina Fb dell’associazione, alle 10.30, per sette giorni, da oggi al 13 aprile.
A quell’ora - grazie alla disponibilità della dottoressa Titti Tornesello, direttore del Reparto di Oncoematologia pediatrica - i bambini e i ragazzi ricoverati potranno guardare le clip quotidiane dedicate al «Piccolo Principe» con protagonisti sette volpi e un aviatore. Ma chiunque altro vorrà mostrarle ai propri bambini o vederle egli stesso, può farlo andando sulla pagina di Tria Corda.
Nelle clip, nate da un’idea dell’attore e regista Ippolito Chiarello - con il coordinamento di Maria Eugenia Congedo di Tria Corda - ha coinvolto dalle loro abitazioni alcune studentesse disponibili. Si tratta di alunne che hanno partecipato alla prima fase dei laboratori nelle scuole con lo stesso Chiarello e la scrittrice Rossella Maggio. Quindi, ogni giorno una studentessa-volpe immagina di incontrare il Piccolo Principe che le dà degli insegnamenti da custodire per la vita, anticipando la voce narrante-aviatore (Chiarello) che, invece, narra brani tratti dal libro teatralizzati dalle studentesse.
«L’obiettivo - spiega Chiarello - è quello di dedicarsi ai bambini in un momento, transitorio ma difficile della loro esistenza, dandogli la possibilità di fantasticare attraverso un racconto dalla bellezza indiscutibile. Con le favole si possono comprendere i grandi temi della vita e, soprattutto ora, è utilissimo fornire spunti di riflessione».
Il progetto «Leggi tu, che leggo anch’io» di Tria Corda Onlus è stato finanziato con il bando «Città che legge» 2018 per la realizzazione di attività integrate per la promozione del libro e della lettura, emanato dal Cepell (Centro per il libro e la lettura) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura L’iniziativa ha coinvolto alcune scuole superiori del capoluogo: liceo scientifico «Banzi Bazoli», It «Grazia Deledda», Itp «Antonietta De Pace», liceo classico «Giuseppe Palmieri» e Iiss «Presta-Columella».
«Le Pillole di Tria Corda per il futuro» saranno pubblicate nei prossimi giorni anche sul sito web dell’associazione www.triacordaonlus.it.