Il giallo»

Carmiano, «scompare» il presepe davanti al Comune sciolto per mafia

L'installazione è stata rimossa il giorno dopo la decisione del Governo di sciogliere il Comune salentino

CARMIANO - A Carmiano non c’è pace nemmeno per Gesù Bambino, che aspetta una culla - pubblica - per le festività natalizie. O meglio, il presepe era in fase di costruzione nella piazza del Municipio, ma è stato misteriosamente smontato martedì pomeriggio.

Nonostante il paese fosse sconvolto dalla notizia dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale, lo smontaggio della capanna nella piazza centrale non è passato inosservato, soprattutto perché la tradizione vuole che il presepe sia pronto in tempo per la festa dell’Immacolata, una delle più sentite dalla comunità.
L’allestimento dell’angolo della natività era già a buon punto, come da tabella di marcia di ogni anno, con poca spesa e tanto cuore. E soprattutto grazie all’opera dei volontari della protezione civile, gli stessi che poi, tra le 16 e le 18 di martedì, hanno provveduto a togliere tutto.

Le ragioni al momento restano ignote ma le autorità vogliono vederci chiaro, dato il clima pesante che si respira a Carmiano in queste ore, e le tempistiche. Non risulterebbero al momento atti ufficiali di stanziamento fondi a terzi per le spese nella realizzazione del presepe, tutto poggerebbe quindi sull’opera di fede e buona volontà dell’associazione, la cui nuova sede è stata inaugurata pochi giorni fa a conferma di quanto sia attiva e attenta sul territorio.

Che sia mancata la disponibilità dei privati di collaborare alla realizzazione dell’opera prestando statue di proprietà da posizionare nella grotta, evitando sprechi di danaro? Anche questo si sta valutando, visto che il presepe era già in fase di costruzione e si suppone dunque che ci fosse un’idea precisa di tempi, costi e materiali.
Intanto, con la festa dell’Immacolata ormai alle porte, si potrebbe dare fiato alla buona volontà della cittadinanza come del mondo dell’associazionismo locale per allestire il presepe i tempo.

Intanto, qualche metro più in là, a Palazzo di Città, si attende l’insediamento dei tre commissari straordinari designati dalla prefettura. Si attende anche la notifica degli atti ufficiali a ogni consigliere. I bene informati parlano anche di un possibile spostamento di alcuni funzionari comunali, della destinazione cioè di determinate risorse a uffici differenti.

Si continua a ricostruire il quadro degli elementi che hanno ricostruito il mosaico composito che ha portato allo scioglimento dell’assise per una motivazione così grave.

Una serie di irregolarità e procedure poco chiare sono state passate alla lente della commissione d’accesso, e da sole non sarebbero bastate a proporre uno scioglimento per mafia se non fossero stati trovati riscontri di una vicinanza o condizionamento della criminalità organizzata nell’attività amministrativa. Fari degli investigatori e dei funzionari sono stati accesi, tra gli altri, sulla «Carminio», la partecipata del Comune.

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