era in ospedale

Gallipoli, morte sospetta di una prof 78enne: 24 indagati

Secondo il figlio l'anziana sarebbe dovuta essere trasferita in Pneumologia o in Rianimazione

Ventiquattro indagati per la vicenda della professoressa deceduta il tre ottobre scorso durante una degenza nell’ospedale di Gallipoli.

Una buona parte del personale del nosocomio gallipolino è stato avvisato dalla Procura che ci sono indagini in corso.
La vicenda prende le mosse da una circostanziata denuncia presentata dal 43enne figlio della donna, Francesco Usai. L’uomo si affidò al proprio legale di fiducia, David Dell’Atti, per formalizzare presso i carabinieri di Nardò, guidati dal luogotenente Vito De Giorgi, un esposto nel quale si ricostruivano le ultime settimane della madre 78enne, Giuliana Nocera, molto nota in città per la sua esperienza come insegnante di Lettere nella locale scuola media. In seguito il magistrato ha disposto e informato il Comune neritino della necessità di effettuare l’estumulazione della salma, che si trovava nella cappella di famiglia nel camposanto neritino, per il trasferimento in una cella del “Vito Fazzi” di Lecce e la successiva autopsia affidata al medico legale Roberto Vaglio.

Solo l’esame autoptico potrà confermare i sospetti del figlio, di eventuale negligenza da parte del personale ospedaliero.
Per questo l’avviso di garanzia è un atto dovuto così da informare i 24 indagati che è in corso una indagine nei loro confronti. L’accaduto, scandito dalla denuncia di Usai, ricostruisce il periodo che va esattamente dal 31 agosto, quando l’anziana docente viene ricoverata d’urgenza nel nosocomio gallipolino per problemi al fegato, uno stato generale di astenia e forti dolori, fino al giorno della morte. Il figlio rappresenta le proprie perplessità sul percorso terapeutico adottato. In particolare recrimina sul mancato ricorso al reparto di terapia intensiva che, secondo i familiari, avrebbe consentito alla donna di salvarsi. Secondo il figlio, insomma, solo nel reparto di pneumologia o rianimazione, e con macchinari adeguati, la signora avrebbe potuto superare l’insufficienza respiratoria e renale.

Ora le indagini medico - legali da effettuare a breve potranno provare a sciogliere questi dubbi.
Gli indagati nomineranno dei consulenti di parte per poter partecipare all’esame autoptico.
Al momento sono stati iscritti sul registro degli indagati tutti i medici che hanno avuto in cura la paziente, ma non appena il quadro della situazione sarà più chiaro l’elenco dei medici potrebbe ridursi notevolmente.

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