Il caso
Gallipoli, dissequestrato il «Samsara Beach»: ora la bonifica
Può partire la rimozione dei rifiuti abbandonati all’interno
GALLIPOLI - Saranno tolti i sigilli alla struttura del Samsara Beach. La Procura della Repubblica ha evidentemente valutato che sono cessate le esigenze per cui aveva disposto il sequestro preventivo del manufatto a suo tempo realizzato dalla società «Sabbia d’oro» sull’area demaniale oggetto della concessione poi revocata.
Nei prossimi giorni, la guardia costiera, che aveva apposto i sigilli, li rimuoverà e il Comune potrà fare ripulire l’area.
Questo provvedimento ha infatti preso avvio dalla richiesta, indirizzata dal sindaco Stefano Minerva alla Procura, di autorizzazione a rimuovere i rifiuti che, nel corso dell’estate, gli incivili hanno lasciatoall’interno e in prossimità del manufatto in abbandono. Il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone è andata oltre la richiesta, disponendo un dissequestro che peraltro metterà fine al ruolo di custode giudiziario che era stato affidato al sindaco.
Il sequestro risale a sette mesi orsono, quando fu avviata l’indagine per un abuso edilizio che ipotizzava non la mancanza di autorizzazioni da parte della società «Sabbia d’oro», ma il loro illecito rilascio da parte di tecnici e funzionari comunali, tutti coinvolti nell’indagine.
Appena ci sarà il dissequestro, il Comune attiverà l’intervento di bonifica, pulizia, raccolta e imbustamento «delle notevoli quantità di rifiuti urbani indifferenziati, privi di qualsivoglia protezione, abbandonati sia all’interno ch all’esterno della struttura dell’ex-stabilimento balneare». Nei giorni scorsi, infatti, il settore ambiente del Comune ha affidato tale servizio alla società Cento18 Ambiente di Lizzanello, al costo di mille euro oltre Iva, assegnandole sette giorni di tempo per ultimarlo.
Si aggiunge così un ulteriore tassello al puzzle-Samsara, un disegno alla cui definizione concorreranno anche altre decisioni della magistratura, considerata la querela di falso nei confronti del ministero dei trasporti-capitaneria di porto, presentata dalla società «Sabbia d’oro» nell’ottobre scorso.