Il macchinista della Aln 668 a noleggio da Trenitalia che il 13 giugno 2017 provocò uno scontro tra due treni a Galugnano, lungo i binari delle Ferrovie Sud-Est, ha patteggiato un anno e 8 mesi (pena sospesa) per l’accusa di disastro ferroviario colposo. Lo ha deciso ieri il gup di Lecce, Michele Toriello, accogliendo la richiesta dei difensori del macchinista, Rosario Rosato, 59 anni, di Lizzanello, mentre è stato assolto con il rito abbreviato su richiesta conforme dell’accusa il capotreno dello stesso convoglio, Massimo Quarta, 54 anni, di Monteroni. Andranno invece a processo (inizio 4 novembre) due dirigenti di Fse, l’allora direttore della business unit Trasporto ferroviario, Lucio Curci, 55 anni, di Foggia, e il direttore di esercizio Luigi Albanese, 63 anni, di Lecce.
L’incidente del 13 giugno 2017 provocò 20 feriti molto lievi: l’impatto avvenne infatti ad appena 28 km l’ora. L’inchiesta tecnica, condotta dalla Polfer con la consulenza di un ingegnere specializzato, accertò che il convoglio condotto da Rosato all’ingresso della stazione di Galugnano si era avviato da solo in discesa, e che il macchinista non intervenne perché era sceso dall’automotrice di cui aveva azionato - sbagliando - le «funicelle» per scaricare l’impianto frenante, finendo così per mettere in movimento il mezzo senza poi essere in grado di fermarne la corsa. Forse perché - questa l’ipotesi - non ne conosceva a fondo i comandi.
Secondo la Procura di Lecce (pm Maria Rosaria Micucci) l’incidente non fu causato soltanto dall’errore umano ma anche da una serie di sottovalutazioni da parte dell’azienda, in particolare nella formazione dei ferrovieri: è per questo che sono coinvolti anche i due dirigenti (assistiti dagli avvocati Michele Laforgia e Andrea Di Comite) con l’accusa di concorso in disastro ferroviario colposo. La Aln che andò a scontrarsi con un altro treno fermo in stazione, riportando soltanto lievissimi danni, era uno dei mezzi presi a noleggio da Fse proprio per sopperire alle gravi carenze del servizio nell’area del Salento: l’automotrice, pur essendo molto simile a quelle già conosciute dal personale Sud-Est, aveva in realtà alcune differenze proprio nei comandi del circuito frenante. Gli ispettori del ministero delle Infrastrutture accertarono che il macchinista aveva avuto la sospensione della licenza per scadenza dell’idoneità medica. L’uomo, dopo l’incidente, venne assegnato ad altre mansioni