La tragedia

Aradeo, poliziotto 56enne muore giocando a calcetto con gli amici

Il ricordo dei colleghi del commissariato di Nardò: «Un investigatore col fiuto»

È morto mentre giocava a calcetto con gli amici. Silvio Montinari, ispettore capo in servizio nel commissariato di Nardò, raggiunto dopo un lungo servizio svolto a Galatina, è andato via così, tra l’incredulità dei suoi compagni con i quali condivideva questo rito della partitella serale. Tutto si è verificato intorno alle 23, sui campi che si trovano nella villa comunale di Aradeo. L’uomo, di soli 56 anni, era originario di Neviano, impegnato nel sociale, dirigente del sindacato Sap di Lecce e presidente della Pro Loco del suo paese. Tanti impegni affrontati col sorriso, la disponibilità e la serenità d’animo. Preparato e generoso, attento al prossimo e mai scontroso. Niente, dunque, lasciava presagire quello che sarebbe successo.

Secondo le ricostruzioni, effettuate per altro proprio dai suoi colleghi del commissariato di Galatina, il poliziotto ha effettivamente sentito un campanello d’allarme. Alcuni dolori che lo hanno allarmato. Alcuni dolori al petto che hanno spinto i gestori dell’impianto a chiamare il 118. Una chiamata, a quanto pare, subito annullata perché l’uomo ha avvisato i compagni e gli amici di una vita di stare bene e che, probabilmente, si era trattato solo di un affaticamento. L’allarme, infatti, sarebbe rientrato tanto che Montinari ha chiesto di sostituire il portiere per non correre e stancarsi in mezzo al campo. Una tranquillità durata pochi minuti perché, pochi istanti dopo, l’uomo si è accasciato ed ha perso conoscenza.

A questo punto l’ambulanza del 118 è stata richiamata ma si sono rivelati vani tutti i tentativi di rianimarlo. Intorno alle 23 è stato dichiarato il decesso per arresto cardiocircolatorio. Montinari lascia la moglie e due figli di 30 e 24 anni. Un poliziotto vero, un investigatore “col fiuto”. Così lo ricordano i suoi colleghi. A Nardò era responsabile della polizia giudiziaria, incarico nel quale ha sempre dimostrato la sua attitudine all’investigazione e la capacità di stare per strada e con la gente per svolgere il suo compito al meglio. I funerali si terranno oggi pomeriggio a Neviano, nella chiesa madre di San Michele Arcangelo.

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