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Lecce, candidato centrodestra copia programma da Bergamo: «tirerò le orecchie al mio staff»

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Lecce, candidato centrodestra copia programma da Bergamo: «tirerò le orecchie al mio staff»

Esplde l'ironia sui social ma Congedo replica: non cambia la mia visione di città

Mercoledì 01 Maggio 2019, 11:54

«Erio Congedo ha copiato il programma del sindaco di Bergamo Giorgio Gori». La «scoperta» è stata fatta ieri da Giuseppe Fornari, uno dei promotori della lista «Civica.», a sostegno di Carlo Salvemini. La questione, lanciata su Facebook, ha scatenato l’ironia social. «Alcuni paragrafi del programma elettorale di Congedo, caricato sul sito ufficiale del candidato sindaco del centrodestra, risultano corrispondenti a paragrafi del programma elettorale 2014 di Giorgio Gori, attuale sindaco di Bergamo. - ha precisato Fornari - Voglio pensare che la stessa voglia di condividere buone idee, seppur provenienti da un allora candidato sindaco di centrosinistra, possa aver animato la compilazione del programma di Congedo. Del resto Gori è un ottimo sindaco e le sue idee sono sicuramente meritevoli di essere conosciute e diffuse. Mi convinco sempre più di quanto sia necessaria la conoscenza diretta della città e delle questioni irrisolte che la caratterizzano, per scrivere programmi elettorali credibili e concreti come quello di Salvemini. Perché noi il 26 maggio vorremmo eleggere un sindaco con un programma per la città di Lecce, e non per quella di Bergamo, che un sindaco e un buon programma ce lo ha già».

Ironia per ironia, Congedo ha ringraziato Fornari, «per la segnalazione e per l’attenzione che dedica ai miei programmi per la città. Come ho sempre affermato - ha proseguito Congedo - il mio programma è stato predisposto raccogliendo le segnalazioni giunte sia da partiti e movimenti della coalizione, che da associazioni o soggettività della società civile. Una volta raccolto tutto il materiale ho proceduto a selezionare le idee suggerite, sulla base del merito delle proposte, per individuare quelle condivisibili, che rientravano nella mia visione di città. Oggi apprendo che alcune di quelle proposte sono state copiate pedissequamente dal programma del sindaco di Bergamo. Il fatto che Gori abbia avuto qualche buona idea sul governo delle città, condivisibile al di là degli schieramenti, non mi stupisce. Riguardo al fatto che queste siano state oggetto di copia e incolla brutale, mi dispiace e mi occuperò personalmente di tirare le orecchie al mio staff a nome di Gori. Questo non cambia di una virgola la mia visione di città. E come anche Fornari sa bene, una cosa è il programma, scritto e compilativo, e un’altra sono il progetto e la visione. Il primo è una raccolta di idee base, che non è anomalo accomunino più candidati sindaco. I secondi costituiscono, invece, la carta di identità di chi si propone alla guida della città. E la carta di identità è la mia, e di nessun altro».

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