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Strudà, finto odontoiatra a processo: paziente finì in ospedale

 
Francesco Oliva

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Francesco Oliva

sede tribunale di Lecce

Il 71enne Damiano Rizzo per anni avrebbe svolto la professione senza i titoli necessari. Un paziente ha rischiato di perdere un occhio

Venerdì 29 Marzo 2019, 10:31

Per le cure ricevute finì persino in ospedale. Con il rischio di perdere un occhio e una prognosi di 40 giorni. A ridurre in quello stato l’avvocato Francesco Calò, civilista di Lecce, non sarebbe stato un dentista superficiale ma - avrebbero appurato le indagini - un uomo che non avrebbe mai conseguito il titolo abilitativo. E che ora è finito sotto processo.
Il pubblico ministero Maria Vallefuoco ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio a carico di Damiano Rizzo, 71enne di Strudà (frazione di Vernole), con le accuse di esercizio abusivo della professione e lesioni personali aggravate. È stato proprio l’avvocato Calò a mettere in moto le indagini condotte dagli agenti di polizia con una denuncia sporta dal collega Francesco De Giorgi. Nero su bianco, il paziente ha ripercorso la sua odissea consentendo così di smascherare un presunto falso dentista che avrebbe esercitato abusivamente la professione per anni. E con successo, tanto che il nome di Rizzo all’avvocato Calò gli venne suggerito da un altro paziente.


Da aprile ad agosto, nel 2017, il professionista, dopo aver ricevuto un preventivo di spesa di 1300 euro, iniziò a sottoporsi a diverse sedute. Quelle cure, però, gli avrebbero causato un ascesso perimandibolare. Talmente grave che dopo un rapido consulto nello studio di un altro dentista, deve raggiungere d’urgenza l’ospedale con il rischio di perdere un occhio.
In corsia l’avvocato Calò rimane per alcuni giorni. I medici gli praticano un’incisione sotto il mento per curare l’infezione, poi deve sottoporsi a terapia antibiotica e antinfiammatoria, proseguita per oltre venti giorni. La prognosi complessiva è di quaranta giorni.
Sarà un processo, a partire dal 23 gennaio prossimo, a stabilire con esattezza la fondatezza delle accuse da cui Rizzo, assistito dall’avvocato Salvatore De Mitri, potrà difendersi. L’avvocato, invece, si costituirà parte civile.

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