«Effetto Di Maio»

Decreto dignità, a Lecce saltano 200 posti di lavoro in call center: la denuncia della Cgil

Redazione online

Parla la coordinatrice provinciale del Nidil Cgil Lecce, Sabina Tondo: «Ieri Comdata non ha rinnovato 200 contratti»

Per la coordinatrice provinciale del Nidil Cgil Lecce, Sabina Tondo, i «primi effetti del decreto Di Maio, il cosiddetto decreto Dignità, si cominciano a vedere sui lavoratori salentini». In particolare, spiega la sindacalista in una nota, «nell’azienda Comdata, il call center che nel tempo è diventata la più grande impresa della provincia per numero di occupati», dove ieri «quasi 200 lavoratori - evidenzia - hanno ricevuto la comunicazione del mancato rinnovo del contratto in somministrazione in scadenza al 31 ottobre».


«Oggi - rileva la sindacalista - scadono numerosi contratti tra interinali e agenzie di somministrazione e contemporaneamente viene meno la disciplina transitoria del Decreto Di Maio». «Nelle intenzioni governative il limite ai rinnovi dei contratti precari - rileva Tondo - avrebbe dovuto incentivare il ricorso al tempo indeterminato. In realtà l'effetto ottenuto è opposto: centinaia di persone - conclude - hanno di fatto perso il lavoro».

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