I lavori nel Salento

Tap, partita dal porto di Brindisi nave per avvio cantiere

Redazione online

Si occuperà dell’analisi dei fondali al largo di San Foca

Ha lasciato il porto di Brindisi alle 14 la nave Adhemar D/Snt Venant che dovrà occuparsi dell’analisi dei fondali al largo di San Foca e che quindi è pronta ad avviare di fatto il cantiere Tap nelle acque pugliesi.
Sul posto non vi sono stati disordini o proteste: inaccessibile, del resto, perchè chiusa, la banchina a cui era attraccata la nave, che si trova al di là di un varco doganale. La partenza è stata comunicata alla Capitaneria di porto di Brindisi ed è avvenuta senza problemi di sorta.

QUESTA MATTINA DIATRIBA CON UN PROPRIETARIO TERRIERO - Il proprietario del terreno accanto a quello dove dovrà essere realizzato il terminale di ricezione del gasdotto Tap a Melendugno, si è opposto all’ingresso dei camion della multinazionale, sostenendo che sia scaduto il contratto con cui ha dato in affitto i suoli. Il proprietario del terreno è lo stesso di masseria del Capitano a Melendugno dove sono stati messi a dimora parte dei 477 ulivi espiantati da Tap per realizzare le opere del gasdotto a terra. Il terreno su cui viene impedito l’accesso ai camion è adiacente alla masseria.

I lavori per rendere la strada accessibile ai mezzi sull'area dove sorgerà il terminale non si sono mai bloccati, nemmeno per un minuto. Il proprietario del terreno ha avvertito le forze dell’Ordine che non avrebbe fatto entrare nessuno. Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili urbani e polizia. Non ci sono rappresentanti del comitato 'No Tap'. Alla multinazionale risulta, tuttavia, che il contratto di affitto non sia scaduto. La strada in costruzione servirà per avere un accesso diretto alla viabilità pubblica.

«Tap ha un regolare contratto di affitto e annesso diritto di utilizzo della strada privata per raggiungere i terreni di sua proprietà dove sarà realizzato il Prt», cioè il terminale di ricezione del gasdotto che dall’Azerbaijan approderà sulle coste di Melendugno. La multinazionale lo precisa dopo che è stato impedito l’accesso ai mezzi di Tap da parte del proprietario dei terreni che portano alla zona dove sarà realizzato il Prt. Il proprietario dei terreni in questione, e della adiacente masseria del Capitano, ha bloccato due camion sostenendo che sia scaduto il contratto con cui ha dato in affitto i suoli.
Tap precisa che «sono regolarmente in corso i lavori per costruire il Prt perché in queste ore si sta creando, su terreni di proprietà di Tap, una strada provvisoria di accesso, che raggiungerà una strada comunale e una provinciale, per consentire l’accesso autonomo dei mezzi che altrimenti dovrebbero passare per masseria del Capitano».
Questo secondo accesso, precisa la multinazionale, «era già previsto e non dipende da quanto sta succedendo oggi, ma riguarda una modalità di accesso più agevole ai luoghi di lavoro».

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