Nardò

Bocciato il progetto della chiesa nella pineta

Fumata nera dalla commissione per il paesaggio. Ora sarà revocato il finanziamento milionario della Cei

NARDO' - Rimandata al mittente la costruzione di un nuovo edificio in muratura, da adibire a parrocchia e da realizzare nella pineta di Santa Caterina. La commissione per il paesaggio, infatti, ha ritenuto di non rilasciare il parere richiesto e l’Amministrazione comunale ne ha preso atto, notificando il diniego al committente diocesano. La commissione locale per il paesaggio del Comune di Nardò, presieduta dall’ingegnere Carlo Potenza e composta da cinque tecnici, è organo collegiale tecnico-consultivo che esprime pareri obbligatori non vincolanti in relazione ai procedimenti di rilascio di autorizzazioni, accertamenti e pareri delegati dalla Regione Puglia in materia di paesaggio. Quel progetto portato avanti sin dal 1981, per la verità, non piaceva a tanta gente: parrocchiani, comitati civici, personaggi politici.

Più volte riveduto e corretto, per “alleggerire” l’intervento e renderlo in qualche modo compatibile con l’ambiente già molto congestionato della località, era parametrato con le tabelle della Cei: un edificio centrale per 250 persone nella parte centrale del terreno dove ora, alle pendici di un piccolo monte di roccia, viene celebrata la messa all’aperto nei mesi estivi. Accanto il campanile ed altri edifici parrocchiali di pertinenza su una zona che è, complessivamente, di 5200 metri quadrati di cui 4370 che il piano regolatore generale individua come “Attrezzature religiose di interesse comune”. Altri 800 sono riservati a parcheggi, viabilità e fasce di rispetto. Il progetto ha passato il vaglio della Conferenza episcopale italiana con due incontri dopo i quali è giunto il nulla osta con relativo e milionario finanziamento, che ora sarebbe già stato revocato. Toccherà al nuovo parroco, insediatosi da poche settimane, “correggere” i lavori propedeutici già effettuati per ospitare la nuova chiesa e recuperare quella che è una vera criticità: l’oratorio prefabbricato. Che oggi rappresenta solo una struttura pericolosa, domani una opportunità preziosa per tutti.

b.v.

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