politica

Bruxelles, l'incontro tra Decaro ed Elly Schlein: «No ai due forni del Ppe in Ue»

michele de feudis

L'ex sindaco: «I socialisti non possono permettere che questa Europa viri a destra senza far sentire la propria voce»

Ufficialmente l’agenda della riunione dem a Bruxelles, a margine dei quattro giorni di formazione per i giovani ha visto un incontro tra Elly Schlein e la delegazione degli europarlamentari impegnato sui temi nazionali, ma con le regionali in arrivo non si può escludere che ci sia stato qualche scambio di battute (anche) sulla Puglia. Di sicuro la leader del Pd aveva come missione il segnare anche in Europa la posizione del partito sul programma di transizione ecologica, in una fase nella quale le destre impongono ripensamenti sui dossier più delicati: «Non siamo disposti ad accettare la politica dei due forni - ha attaccato la Schlein - da parte del Ppe e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. I nostri voti non possono essere dati per scontati. Abbiamo delle priorità e vogliamo dei segnali chiari, perché non è possibile accettare che qualcuno pensi che ci siano due diverse maggioranze a seconda dei propri bisogni».

Una ricostruzione dei temi politici salienti è così sintetizzata da Antonio Decaro, presidente della Commissione Envi: «L’incontro - ha spiegato alla Gazzetta - con la segretaria Schlein a Bruxelles è stato molto utile per condividere e rafforzare la linea del gruppo su alcune priorità che ci vedranno impegnati nelle prossime settimane e mesi qui a Bruxelles». Nel merito: «Si è parlato della richiesta di proroga della scadenza dei termini del Pnrr, per dare una risposta concreta ai tanti sindaci e agli amministratori che sono alle prese con un lavoro importantissimo per il nostro Paese». Decaro poi ha sottolineato il rapporto con i comuni e gli amministratori: «Io, Nardella, Gori, Ricci e Topo non possiamo dimenticarci da dove veniamo. Sappiamo quali sono le difficoltà sui territori e se siamo qui è per dare loro risposte. Il Pd deve essere compatto su questa linea. La paura è che senza proroga del Pnrr il Governo decida di usare, per completare le opere, le risorse dei fondi strutturali della nuova programmazione, che invece servono a realizzare e attivare opere e servizi complementari rispetto a quelli del Pnrr». «Rischiamo - ha analizzato ancora - di liberare fondi del Piano che il Governo vorrà usare per il riarmo o per finalità diverse dal loro scopo originario che è quello di ridurre i divari soprattutto quelli territoriali tra il Sud e il Nord».

I rapporti controversi con i popolari? «Sul tavolo - ha concluso Decaro - c’è anche la questione del rapporto con il Ppe che spesso in Europa fa accordi con la destra spostando l’asse delle decisioni del parlamento rispetto alla maggioranza che ha sostenuto la Commissione. I socialisti non possono permettere che questa Europa viri a destra senza far sentire la propria voce».

Privacy Policy Cookie Policy