ARIA DI GUERRA

Il cacciatorpediniere italiano Duilio neutralizza altri 2 droni Houti

Maristella massari

La nave guida la missione europea Aspides nel Mar Rosso

BARI - Il radar di scoperta del cacciatorpediniere «Caio Duilio» ha riportato due tracce non riconosciute mentre la nave sorvegliava il tratto di mare assegnato, tra il Golfo di Aden e il Mar Rosso. Due droni, le cui scie sono apparse chiaramente una minaccia agli operatori di guardia nella centrale operativa di combattimento della nave.

Scattato l’allarme, nella notte tra lunedì e martedì, sono partite subito le contromisure difensive. Così, per la seconda volta in 10 giorni, dopo il primo attacco con un drone ad opera degli Houthi contro una nostra nave, il Duilio, l’unità della Marina Militare che coordina in mare le attività della missione «Aspides», ha risposto neutralizzando la minaccia in applicazione del principio di autodifesa.

Il caccia, al comando del capitano di Vascello Andrea Quondamatteo, non era in quel momento impegnato direttamente in un’attività di scorta a navi civili. L’obiettivo dei droni lanciati dalle coste yemenite, era dunque proprio la nave militare italiana.

I suoi radar hanno intercettato la scia di due mezzi aerei in avvicinamento, con caratteristiche analoghe a quelli usati per azioni terroristiche. A differenza di quanto avvenuto in passato, secondo fonti militari, le traiettorie non erano lineari ed i droni avanzavano in ore notturne. Giunti alla distanza considerata di rischio sono stati abbattuti dalle armi anti-drone di cui è dotato il cacciatorpediniere. Radar, cannoni e munizionamento di bordo sono “targati” Leonardo. Si tratta di tecnologia d’eccellenza costruita dalla maggiore industria italiana della Difesa.

La risposta dell’equipaggio della Marina, anche questa volta, è stata impeccabile. Frutto di dinamiche messe a punto durante decine di esercitazioni, come la «Mare Aperto» organizzate dalla Squadra navale proprio per addestrare i militari e prepararli ad affrontare ogni possibile scenario di rischio.

A bordo del caccia Duilio, un gioiello della cantieristica italiana entrato in servizio nel 2011, ci sono circa 200 militari. Tra questi, più del 40 per cento è pugliese. «L’intensità e la pericolosità delle azioni degli Houthi sta aumentando di settimana in settimana», avverte il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Nelle ultime settimane nel Mar Rosso, ha spiegato da parte sua Crosetto, «si è passati dagli attacchi alle navi mercantili a quelli alle navi militari di scorta, con un’evoluzione continua nelle modalità di attacco, condotte in modo diverse rispetto alle ultime volte. L’intensità e la pericolosità delle azioni degli Houthi sta aumentando di settimana in settimana». E per fermarle, ha sottolineato, «non basta l’approccio militare». Aspides «è fondamentale, bisogna coinvolgere più Nazioni per arrivare ad una soluzione in tempi brevissimi» ma, ha rilevato il ministro, «il tema di cui si parlerà nelle prossime settimane è quello di affiancare altri interventi, altre trattative politiche e diplomatiche per far cessare questi attacchi».

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