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Pensioni, c’è il ritorno a quota 103

 
Redazione online

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Pensioni, c’è il ritorno a quota 103

Restano i 62 anni d'età e 41 di contributi. Tetto massimo mensile di circa 2.250 euro

Martedì 26 Dicembre 2023, 20:16

Nel 2024 ritornano in modo pieno le regole ordinarie della legge Fornero per andare in pensione. Si torna a Quota 103, ma con penalizzazioni: restano i 62 anni d’età e 41 di contributi, ma l'assegno sarà ricalcolato con il metodo contributivo e con un tetto massimo mensile di circa 2.250 euro. Secondo le stime, consentirà la pensione anticipata a 17mila persone nel 2024.

Nel corso dei lavori in Senato è arrivata anche la correzione sul contestato taglio alle pensioni del personale sanitario, degli enti locali, degli uffici giudiziari e dei maestri. Saranno salvi i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e non saranno toccate le pensioni di vecchiaia.

Vengono destinati 40 milioni a misure contro la violenza sulle donne, ma sale dal 5% al 10% l’Iva sui pannolini, così come per il latte in polvere e gli assorbenti femminili.

Arriva la maxi deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato, che sale ulteriormente per mamme o donne disoccupate, giovani ed ex beneficiari del Reddito di cittadinanza, fino a toccare il 130%.

Per le aziende, arriva lo sconto del 50% sulle tasse per chi torna a produrre in Italia, mentre viene rinviata a luglio 2024 l'entrata in vigore della plastic e sugar tax. Arriva l’obbligo di assicurarsi contro le catastrofi.

Previsti il rifinanziamento del Sistema sanitario nazionale (240 milioni di per il 2025 e 340 dal 2026) ed un incremento delle risorse per i contratti 2022-2024. Arriva anche un incremento del buono per le rette agli asili nido e il Fondo per aiutare gli over 65 con Isee basso a sostenere le spese veterinarie.

Per fronteggiare la carenza di personale nelle aziende ed enti del Ssn e ridurre le liste di attesa, si estende fino al 31 dicembre 2026 la facoltà di ricorrere agli incrementi delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive del personale medico.

Cambia la tax credit per il cinema, sarà al massimo del 40%, ma è prevista la possibilità di ridurla o addirittura di escludere l’accesso al credito. Viene ridotto il canone Rai in bolletta, che passa da 90 a 70 euro.

Sul fronte dell’istruzione, vengono incrementate, con 36 milioni aggiuntivi, le risorse per l’erogazione delle borse di studio per gli studenti. Via libera anche al Fondo per l’Erasmus italiano, con un investimento totale di 10 milioni. 

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