Verso il voto
Elezioni 2022, la corsa pugliese di Rita Dalla Chiesa
«Qui sono a casa, aiuterò a risolvere le situazioni difficili»
BARI - La sera del 3 settembre 1982, il prefetto di Palermo, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa perse la vita in un attentato organizzato da Cosa nostra. Con lui, morirono anche la giovane moglie, Emanuela Setti Carraro e l’agente della scorta Domenico Russo. Esattamente quarant’anni dopo, una dei figli del Generale e della sua prima moglie, Dora Fabbo, la conduttrice televisiva Rita Dalla Chiesa, è impegnata con Forza Italia nella campagna elettorale per le politiche del 25 settembre, candidata alla Camera sia nel collegio plurinominale Puglia 02, dove è capolista, che nell’uninominale di Bari-Molfetta. Una scelta che spiega non essere in alcuna maniera legata all’anniversario della strage di via Carini, ma che è arrivata quasi per caso, dopo aver rifiutato più volte, in passato. «Mi sarei potuta candidare altre tre volte - racconta - mi era stato chiesto e ho sempre detto di no. Semplicemente è stata una chiamata che mi è arrivata a Ferragosto, non ho mai pensato di entrare in politica, sennò l’avrei accettata prima. Non c’entra con mio padre”.
Perché ha scelto di candidarsi?
«Il Paese sta attraversando un momento abbastanza pesante, sono stufa di talk politici in cui si parla a vuoto e si dicono cose che poi non vanno ad aiutare il cittadino, ma ad alimentare la confusione. Quando me lo hanno chiesto mi sono detta “perché no, può darsi”, poi tutto è avvenuto in maniera molto veloce e quindi siamo andati a firmare il sabato e il lunedì erano già pronte le liste»...