Era atterrato a Fiumicino
Vaiolo delle scimmie, caso Arezzo: due i contatti in sorveglianza
Primo caso di vaiolo delle scimmie in Toscana: all'ospedale San Donato di Arezzo ricoverato un uomo di 32 anni rientrato da una vacanza alle isole Canarie.
AREZZO - Primo caso di vaiolo delle scimmie in Toscana: all'ospedale San Donato di Arezzo ricoverato un uomo di 32 anni rientrato da una vacanza alle isole Canarie. E' quanto si legge in una nota diffusa dalla Asl Toscana Sud Est.
«Pochi i contatti avuti dal 32enne che vive solo, in pratica due, il medico che lo ha visitato e un amico con il quale ha preso un aperitivo all'aperto». Lo ha spiegato Elena De Santis, responsabile del servizio igiene pubblica della Asl Toscana sud est, in merito al caso di vaiolo delle scimmie riscontrato in un aretino 32enne rientrato dalle Canarie. Per queste due persone è scattata la procedura prevista, ovvero la sorveglianza per i prossimi 21 giorni. «Per la malattia - ha aggiunto De Santis - esiste comunque un vaccino che i governi hanno a disposizione in buone scorte e che protegge all’ottanta per cento».
Il 32enne, ora ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale San Donato di Arezzo - «attrezzato sia per la professionalità del personale sia per la logistica, per gestire casi come questo» specifica la dirigente dell’ospedale Barbara Innocenti -, tornato il 15 maggio da un viaggio alle Canarie, atterrando con l’aereo a Fiumicino, avrebbe manifestato i sintomi e si sarebbe subito fatto visitare dal proprio medico, come racconta il primario di malattie infettive dell’ospedale di Arezzo Danilo Tacconi durante una conferenza stampa. «Il paziente ci è stato inviato per lesioni sospette che, una volta visionate nel nostro ambulatorio ricordavano quelle viste su altri pazienti rientrati da viaggi e che avevano contratto la malattia. A quel punto - prosegue Danilo Tacconi - abbiamo contattato lo Spallanzani di Roma che ieri ci ha confermato della positività del tampone per la patologia cosi detta "vaiolo delle scimmie". Il paziente sta bene, ha lesioni cutanee senza sintomi sistemici, e presenta un normale andamento comune a tutti i casi che stiamo vivendo nel resto dell’Europa».
«Nel Lazio ci sono 15 persone in isolamento mentre i casi restano tre e si tratat di tre persone ricoverate allo Spallanzani in buone condizioni cliniche». Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. I 15 in isolamento sono contatti dei tre contagiati ai quali si è risaliti con il contact tracing.
In sostanza l’isolamento nel caso di contatti stretti con contagiati da vaiolo delle scimmie funziona come per il Covid. Il contatto stretto, al quale si risale col tracing dal contagiato, deve restare in isolamento per 21 giorni e in questo lasso di tempo è costantemente monitorato da remoto per verificare tempestivamente l’insorgenza di sintomi. Ai soggetti in isolamento è consigliato anche l’uso della mascherina. In caso di sintomi viene subito disposto il ricovero. Dopo 21 giorni il soggetto è considerato non più a rischio.
Vaiolo delle scimmie - Spagna, 20 casi confermati e 16 probabili
23/05/2022 ore 19:04 - Sale a 20 il bilancio dei casi di vaiolo delle scimmie confermati in Spagna dopo analisi approfondite. Lo rende noto il Ministero della Sanità. Altri 16 casi, aggiungono le autorità nell’ultimo aggiornamento, sono risultati positivi a prove per individuare tracce di vaiolo, e sono in corso ora studi di sequenziamento per capire a quale virus specifico corrispondono. Nove casi sono stati scartati, mentre su altri 22, notificati come sospetti, sono in corso le analisi necessarie.
Vaiolo delle scimmie - Ecdc rettifica numero casi e Paesi Ue
23/05/2022 ore 18:50 - Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha rettificato il numero dei casi di vaiolo delle scimmie riscontrato a oggi in Europa. Nella precedente comunicazione relativa alla prima valutazione del rischio sulla malattia, l’Ecdc aveva segnalato 85 casi in otto paesi europei. Nella rettifica, l’Ecdc riferisce che il numero corretto è di 67 casi in nove paesi Ue (Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia).
Vaiolo delle scimmie - Caso Arezzo, Regione Toscana: nessun allarme
23/05/2022 ore 17:44 - Sul vaiolo delle scimmie, «nessun allarme, ma attenzione alta delle autorità sanitarie. La situazione è costantemente monitorata, sia a livello regionale che nazionale ed europeo». Così l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini.
«Lo dimostra l’azione tempestiva dei nostri professionisti, che ringrazio, che hanno prontamente attivato tutti i protocolli previsti di fronte ad un caso sospetto, poi confermato - ha poi aggiunto Bezzini .- Il reparto di malattie infettive dell’Ospedale San Donato di Arezzo ha subito contattato lo Spallanzani di Roma, inviando i tamponi da esaminare. Teniamo alto il livello di attenzione, in stretto contatto con il Ministero, e sono pienamente funzionanti le reti di sorveglianza regionale, nazionale ed europea, in stretto raccordo tra loro».
Vaiolo delle scimmie - Fimmg Lazio invia alert a medici famiglia
23/05/2022 ore 17:37 - Un alert è stato inviato a tutti i medici di famiglia della Federazione medici di medicina generale (Fimmg) della Regione Lazio, a seguito del riscontro di 3 casi di Vaiolo delle Scimmie nella capitale, infezione riscontrata inizialmente in un giovane adulto di ritorno da un soggiorno alle isole Canarie. Lo rende noto la Fimmg.
Ai medici è stata inviata una scheda con le caratteristiche principali e delle foto raffiguranti le tipiche eruzioni cutanee, con esplicitate le modalità di contagio, sintomi e prevenzione. Il vaiolo delle scimmie, afferma la Fimmg in una nota, è una patologia che decorre in 1-2 settimane con caratteristiche simili a quelle della varicella ed è importante fare una diagnosi differenziale.
Dovrebbe essere sufficientemente protetto chi è stato vaccinato per vaiolo: fino al 1981 il vaccino era obbligatorio, perciò ricadono in una fascia di attenzione gli adulti dai quarant'anni in giù. Questa malattia, rileva la Fimmg, «si contrae per contatto con le pustole infette, talvolta passa da uomo a uomo, e quasi sempre da animale a uomo, ma la presenza di casi senza link epidemiologico con l’Africa induce a pensare che oltre a possibili eventi di massa, sorgenti di contagio, sia anche aumentata la velocità di contagio interumana, prestando molta attenzione che non si sia verificato il cosiddetto salto di specie, di qui l’alert su eventuali ulteriori casi».
Vaiolo delle scimmie - In Europa il ceppo meno aggressivo del virus
23/05/2022 ore 17:08 - Quello che sta circolando in Europa e del quale è stata ottenuta la sequenza genetica, è il ceppo meno aggressivo del virus del vaiolo delle scimmie, quello originario dell’Africa occidentale, ma resta da capire quali siano le cause di questa diffusione fuori dal continente africano, osserva il virologo Francesco Broccolo, dell’Università di Milano Bicocca. «Dal punto di vista scientifico è importante capire perché il virus si sia diffuso fuori dall’Africa, senza alcuna connessione apparente fra gli individui infetti, con casi che non sarebbero associati né a viaggi in Africa né all’importazione di animali malati», rileva l'esperto.
«Dal punto di vista sanitario non c'è allarmismo - prosegue - perché al momento ci sono stati soltanto casi di malattia lieve; inoltre l’infezione è avvenuta nella fascia d’età compresa fra 20 e 50 anni e questo è indicativo perché è la fascia scoperta dal vaccino del vaiolo. Questo - aggiunge - fa supporre che il vaccino contro il vaiolo copra ancora a distanza di anni». Per Broccolo «un altro motivo di preoccupazione, ma non di allarme, è che la malattia, a differenza del Covid-19, non è asintomatica e non passa inosservata, ma è ben visibile per le vescicole su mani, piedi e viso».
L’attenzione, di conseguenza, «in questo momento è soprattutto di natura scientifica: si tratta di capire perché fino al 13 maggio si osservavano solo una manciata di infezioni confinate in Africa e in altri Paesi solo pochissimi casi sporadici, legati a soggetti provenienti dall’Africa o all’importazione di animali infetti». Dal 13 maggio, prosegue Broccolo, «assistiamo a un fiorire di infezioni, apparentemente non connesse fra loro. Questo potrebbe significare che non è avvenuta alcuna infezione interumana». Ci si domanda, per esempio, se il virus stia mutando e se stiano avvenendo mutazioni che ne facilitino la diffusione e se i casi connessi fra loro derivino dallo stesso ceppo o da ceppi indipendenti.
Kyriakides, vaiolo delle scimmie a comitato sicurezza sanitaria Ue
23/05/2022 ore 16:19 - «Il comitato per la sicurezza sanitaria dell’Ue discuterà domani del vaiolo delle scimmie e le nostre autorità di risposta e preparazione alle emergenze sanitarie, Hera, l’Ecdc e l’Ema stanno lavorando a stretto contatto per garantire che le informazioni sulla situazione epidemiologica e la disponibilità di vaccini e trattamenti siano assicurate». Lo ha detto la commissaria Ue alla salute Stella Kyriakides, dopo la pubblicazione della prima valutazione del rischio sul vaiolo delle scimmie in Europa, diffusa dal Centro europeo per la prevenzione il controllo delle malattie.
Il comitato per la sicurezza sanitaria Ue è composto da esperti della Commissione e degli Stati membri e ha il compito di rafforzare il coordinamento e la condivisione delle informazioni sulle risposte nazionali alle minacce sanitarie. «Sebbene attualmente la probabilità di diffusione nella popolazione più ampia sia bassa - ha aggiunto la commissaria - la situazione è in evoluzione e dobbiamo rimanere vigili, garantire la tracciabilità dei contatti e un’adeguata capacità diagnostica, e avere a disposizione i vaccini, gli antivirali e i dispositivi di protezione individuale necessari per gli operatori sanitari». La Commissione, ha concluso Kyriakides, «è pronta a sostenere e coordinare attivamente la risposta dell’Ue con tutte le risorse a disposizione».
Vaiolo delle scimmie - Ecdc, rilevati 85 casi in otto Paesi dell'Ue
23/05/2022 ore 16:10 - In totale in Europa sono stati segnalati 85 casi di vaiolo delle scimmie acquisiti in otto Stati membri Ue (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia). E’ quanto riferisce l’Ecdc (il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie) in una valutazione sui rischi legati al vaiolo delle scimmie.
La maggior parte dei casi attuali di vaiolo delle scimmie in Europa «si è presentata con sintomi di malattia lievi e, per la popolazione più ampia, la probabilità di diffusione è molto bassa». Così Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che ha pubblicato una prima valutazione del rischio della malattia. «Tuttavia, la probabilità di un’ulteriore diffusione del virus attraverso uno stretto contatto, ad esempio durante le attività sessuali tra persone con più partner, è considerata alta», si legge nella valutazione dell’Ecdc.
Vaiolo delle scimmie - Argentina, si studia caso in provincia Baires
23/05/2022 ore 15:44 - Il ministero della Salute argentino ha reso noto di avere allo studio il caso di una persona della provincia di Buenos Aires che ha manifestato "sintomi compatibili con il vaiolo delle scimmie». Lo scrive oggi l’agenzia di stampa Telam.
In un comunicato, il ministero ha anche indicato che si "tratta di un individuo rientrato dalla Spagna dove ha soggiornato fra il 28 aprile ed il 16 maggio e che ieri è stato visitato da un medico della capitale, il quale ha rilevato la presenza di febbre e di pustole cutanee localizzate in diverse parti del corpo».
I campioni prelevati sul paziente, si spiega poi, «sono attualmente allo studio per la necessaria diagnosi eziologica presso l’Istituto specializzato Carlos Malbrán».
In attesa di una eventuale conferma della presenza di vaiolo delle scimmie, conclude il comunicato, «il paziente, che è in buone condizioni generali, è isolato ed in trattamento sintomatico».
Vaiolo delle scimmie - Johnson: finora conseguenze malattia non gravi
23/05/2022 ore 15:28 - «È fondamentalmente una malattia molto rara e finora le conseguenze non sembrano essere molto gravi, ma è importante tenerla d’occhio». Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson riferendosi alla diffusione nel Regno Unito, per ora molto limitata, dei casi di vaiolo delle scimmie arrivati a 21, col primo registrato in Scozia. Il primo ministro ha ricordato che l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa) sta monitorando l’avanzamento della malattia infettiva e sta «esaminando con molta attenzione le circostanze della trasmissione».
Vaiolo delle scimmie - Infettivologo francese: over 50 già protetti
23/05/2022 ore 15:27 - Secondo il professor Jean-Daniel Lelièvre, capo del reparto malattie infettive dell’ospedale Henri-Modor di Créteil, alle porte di Parigi, dai cinquantenni in su la popolazione è protetta dal vaiolo delle scimmie grazie agli anticorpi acquisiti con la vaccinazione che si faceva fino agli anni Settanta. «Se poi domani dovessimo aver bisogno di sviluppare rapidamente dei vaccini - spiega a Le Parisien Lelièvre - sappiamo farlo. Ci vorrà un pò di tempo, ma conosciamo bene la biologia di quel virus». Al contrario del caso del Covid, stavolta sono «i più di 50 anni ad essere protetti, perché sono stati vaccinati. Nel 1980 - spiega Lelièvre - l’Oms dichiarò sradicata l’infezione e in Francia l'obbligo vaccinale fu definitivamente tolto. Non ci fu bisogno di proteggere le generazioni successive». Quello che finora risulta essere l’unico caso in Francia, registrato nella regione di Parigi, l’Ile-de-France, conferma le parole del professore: "si tratta infatti di un uomo di 29 anni», sottolinea Lelièvre.
Vaiolo delle scimmie - Ministero tedesco, per ora nessuna quarantena
23/05/2022 ore 12:48 - Ci sono molti casi in vaiolo delle scimmie anche in Germania, dove i contagiati «vengono isolati, anche se per ora non è ancora prevista una quarantena». È quello che ha spiegato un portavoce del ministero della Salute tedesco, rispondendo a una domanda in proposito in conferenza stampa a Berlino.
Il portavoce ha sottolineato che in Germania si è in una fase di valutazione della patologia e che ci sono contatti con gli altri paesi e gli esperti dell’Oms per uno scambio sugli sviluppi della situazione. «Al momento si stima che il rischio di un contagio di ampia portata della popolazione sia esiguo», ha aggiunto, sottolineando che la malattia «sembra diffondersi per lo più nel caso di rapporti sessuali fra partner di sesso maschile».
Vaiolo delle scimmie - Bassetti: casi disseminati a livello globale
23/05/2022 ore 12:08 - Il vaiolo delle scimmie «è molto meno contagioso del Covid, elemento che in parte tranquillizza» ma a preoccupare sono due aspetti: il fatto che vi sia stata "trasmissione interumana e la disseminazione globale dei casi», non più ascrivibili a un solo focolaio. Lo ha detto, intervenendo ad Agorà su Rai Tre, Matteo Bassetti, direttore delle malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova e uno dei primi a puntare l’attenzione sul tema.
Il virus del vaiolo delle scimmie, ha spiegato, «è conosciuto dalla fine degli anni '50 del secolo scorso e non colpisce solo le scimmie, ma anche altri animali, poi passa all’uomo. La cosa che preoccupa è che ora non siamo di fronte solo a uno spill-over, ovvero al passaggio da animale a uomo, ma a una trasmissione inter umana, ovvero da un essere umano all’altro. Inoltre, fino a oggi, i casi erano ascrivibili tutti a un solo focolaio mentre ora abbiamo una disseminazione globale, con moltissimi paesi interessati. I numeri sono limitati ma è probabile che cresceranno perché c'è maggior attenzione e più indagini».
«Non c'è una mutazione del virus» e «il contagio avviene con contatto diretto con le lesioni, ovvero pustole simili a vaiolo ma più piccole, e si trasmette anche attraverso la saliva: non basta però stare nella stessa stanza di una persona infetta, bisogna avere un contatto stretto». Il fatto che colpisca gli omosessuali è una notizia strumentalizzata, è giusto sfatare questo stigma. Diciamo che i rapporti sessuali non protetti e continuativi rappresentano un rischio, sia che siano etero che omo».
Le mascherine, ha precisato, «sono sempre utili per ogni malattia a trasmissione per via aerea, non direi di mettere mascherina per evitare 140 -150 casi. La vaccinazione antivaiolosa, protegge anche nei confronti del vaiolo delle scimmie». «E' giusto che noi esperti facciamo i tutto per contenere i focolai» ma è giusto anche essere consapevoli, ha concluso, che zoonosi come questa, «ci sono sempre state, mentre la vera pandemia è quella da batteri resistenti agli antibiotici, ogni giorno muoiono centinaia di persone e nessuno ne parla».
Vaiolo delle scimmie - Gb consiglia isolamento a chi ha avuto contatti
23/05/2022 ore 11:54 - Le autorità sanitarie britanniche consigliano un periodo di isolamento di 21 giorni a chi abbia avuto contatti diretti o all’interno della propria famiglia con casi confermati di vaiolo delle scimmie. Si tratta delle nuove indicazioni ufficiali dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa), in cui si raccomanda anche in via precauzionale di fornire i propri dettagli per il tracciamento e rinviare i viaggi, oltre a evitare contatti con soggetti a rischio come persone immunodepresse, donne in gravidanza e bambini di età inferiore ai 12 anni. Sino ad ora nel Regno Unito sono stati confermati 20 casi della malattia infettiva virale.
Vaiolo dell scimmie - Spagna, si studia legame con maxi-evento
23/05/2022 ore 11:47 - Le autorità sanitarie spagnole stanno analizzando un possibile legame tra i casi riscontrati di vaiolo delle scimmie e un evento con affluenza di migliaia di persone tenutosi sull'isola di Gran Canaria nella prima metà di maggio. Lo riportano i media iberici. L'evento in questione è una grande festa tenutasi nella località di Maspalomas tra il 5 e il 15 maggio. Finora, il Ministero della Sanità ha informato di 7 casi di vaiolo delle scimmie confermati e 23 probabili, mentre alcune regioni, in particolare quella di Madrid (dove ne sono stati segnalati 30 come confermati preliminarmente e circa 45 sospetti), hanno notificato altri casi. Alle Canarie sono stati riportati sinora due casi sospetti, uno solo dei quali pare essere vincolato all’evento di Maspalomas. Le autorità stanno inoltre verificando eventuali legami epidemiologici tra l’evento di Mas Palomas e casi individuati nella capitale spagnola che hanno portato alla chiusura di una sauna.
Vaiolo delle scimmie, dal Portogallo prima sequenza del genoma
23/05/2022 ore 11:35 - Arrivata la prima sequenza del vaiolo delle scimmie: resa nota online, è stata ottenuta in Portogallo da un gruppo di ricerca della Bioinformatics Unit, Department of Infectious Diseases, National Institute of Health Doutor Ricardo Jorge (INSA), a Lisbona.
Il virus che sta preoccupando diversi paesi del mondo sembra molto simile a quello che aveva causato dei casi in vari paesi tra cui la Gran Bretagna, Singapore e Israele nel 2018-19. Nel 2018, ci sono stati tre casi nel Regno Unito dopo che una persona tornata dalla Nigeria ha infettato altri due membri della sua famiglia.
Il team di João Paulo Gomes del National Institute of Health in Portogallo ha sequenziato il genoma del virus da un campione prelevato da un paziente maschio il 4 maggio. Anche team di altri Paesi stanno sequenziando campioni virali, ma quello di Gomes è il primo a rendere pubblica una sequenza (online su https://virological.org/t/first-draft-genome-sequence-of-monkeyp ox-virus-associated-with-the-suspected-multi-country-outbreak-ma y-2022-confirmed-case-in-portugal/799). Con il sequenziamento di altri campioni (in corso attualmente in diversi laboratori del mondo, per esempio in Belgio), dovrebbe divenire chiaro se, come si sospetta, una singola variante del vaiolo delle scimmie sia responsabile di tutti i casi dell’attuale epidemia. Ma stabilire se questa variante abbia qualcosa di unico non sarà facile. Anche con il virus della SARS-CoV-2, ora molto ben studiato, è difficile collegare particolari mutazioni a cambiamenti nella trasmissibilità virale e in altre caratteristiche del virus. Il virus del vaiolo delle scimmie è molto più grande - circa 200.000 lettere di DNA rispetto alle 30.000 lettere di RNA del coronavirus. «Ulteriori sequenziamenti e analisi sono in corso», ha anticipato Vitor Borges, un membro del team portoghese in un tweet.
Vaiolo delle scimmie - Presunto caso in Florida, sarebbe terzo in Usa
23/05/2022 ore 01:12 - La autorità sanitarie della Florida stanno indagando su un caso sospetto di vaiolo delle scimmie che, se fosse confermato, sarebbe il terzo negli Stati Uniti. Lo riporta Abc news, citando il Dipartimento della Salute dello Stato.
Il primo caso della rara malattia è un uomo del Massachusetts rientrato dal Canada, mentre il Dipartimento della Salute di New York ha annunciato che sta indagando su un altro possibile caso di vaiolo delle scimmie dopo che un paziente è risultato positivo all’orthopoxvirus, la famiglia virale a cui appartiene la malattia.
A livello globale, ci sono più di 190 casi confermati o sospetti in 16 paesi in cui la malattia non è endemica.