Giustizia svenduta
Lecce, l’indagine sul pm onorario: «Soldi e favori dalla Asl». Indagato anche per violenza sessuale, si fingeva cardiologo
Le accuse contro Zito: «Chiese un certificato di invalidità in cambio di aiuto nei processi»
LECCE - Può essere che abbia fatto leva sulla paura di un imprenditore di finire nei guai. E che per questo lo abbia indotto a ritenere di essere oggetto di un fascicolo penale. Fatto sta che Antonio Zito, 58 anni, un avvocato di Fragagnano che svolge le funzioni di vice procuratore onorario nel Tribunale di Lecce, è accusato non solo di aver chiesto e ottenuto denaro per non mandare avanti un’indagine, ma anche di aver sfruttato una presunta (e indimostrata) influenza negli ambienti giudiziari salentini per ottenere dalla Asl di Taranto un attestato di invalidità che gli avrebbe fruttato la pensione.
La Procura di Potenza, con il pm Vincenzo Montemurro, ha disposto ieri una serie di perquisizioni e sequestri nell’ambito di un nuovo fascicolo su presunti abusi negli uffici giudiziari di Lecce. Un’indagine nata a seguito di una denuncia e corroborata con intercettazioni e pedinamenti effettuati in questi mesi dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Lecce. Una vicenda che ha nuovamente scosso il Tribunale di Lecce a quattro mesi dallo scandalo culminato nell’arresto del giudice civile Pietro Errede. Storie molto diverse tra loro, certamente, ma che hanno creato identico sconcerto tra magistrati e avvocati...
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