L'annuncio

«A Bari una tappa del G7 Salute»

Massimiliano Scagliarini

Lo dice il sottosegretario Gemmato. Il ministro Schillaci: le Regioni spendano meglio

BARI - «La carenza dei medici deriva dalla sbagliata programmazione del passato. Nei prossimi 3-4 anni l’Italia vivrà da questo punto di vista il momento più critico, per cui dobbiamo trovare le soluzioni. Ma l’emergenza più pesante riguarda gli infermieri, per i quali l’Italia è agli ultimi posti nel mondo». Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha chiuso così sul palco del teatro Piccinni la sua giornata barese. Davanti a sé ha il gotha della sanità pugliese, chiamata a raccolta dal sottosegretario barese Marcello Gemmato per lanciare - ancora una volta - un messaggio politico su chi ha in mano davvero le chiavi del Paese.

E infatti non è un caso se Gemmato, leader di Fratelli d’Italia in Puglia, si rivolge direttamente al governatore Michele Emiliano che siede in prima fila e che tante volte è stato suo competitore dialettico («In un clima di rispetto reciproco», riconosce Gemmato) sui temi della sanità. «Non è vero - dice il sottosegretario al presidente della Regione - che la sanità pugliese è stata trascurata. Grazie a questo governo la Puglia è salita a 2.112 euro pro-capite di fondo sanitario, 12 euro in più rispetto all’Emilia-Romagna che Emiliano cita sempre come paragone. Possono semprare pochi, ma 12 euro moltiplicati per 3,8 milioni di abitanti fanno 48 milioni in più alla Puglia rispetto all’Emilia. Era vero prima che gli emiliani prendevano di più, ma con questo governo c’è stata una inversione di tendenza». Insieme a Gemmato c’è l’inseparabile senatore Filippo Melchiorre, ma ci sono anche i consiglieri regionali Fdi con il capogruppo Francesco Ventola e Michele Picaro. In prima fila accanto a Emiliano pure il viceministro Francesco Paolo Sisto, sparsi in un teatro pienissimo l’assessore Rocco Palese, il capo dipartimento Vito Montanaro e tantissimi direttori generali delle Asl pugliesi, qualcuno deluso per la mancata visita del ministro che ieri mattina ha scelto di andare (con Gemmato e Melchiorre) all’ospedale San Paolo prima di incontrare in Università i rappresentanti delle professioni sanitarie. «Ho visitato un Pronto soccorso di periferia - ha detto Schillaci - che assomiglia a quello di Tor Bella Monaca in cui ho passato parte della mia vita. È un lavoro usurante, l’emergenza in pronto soccorso si supera soltanto rinforzando la medicina territoriale, cioè dando una alternativa ai bisogni di salute dei cittadini». Schillaci parla da tecnico, con grande cognizione di causa: «Questo governo - dice - ha messo la sanità al centro del dibattito, insieme al taglio del cuneo fiscale è la voce che ha avuto il maggior incremento di risorse. Le Regioni si impegnino per dare una sanità migliore ai cittadini, per valorizzare meglio gli operatori sanitari». E sulle liste d’attesa propone un’altra ricetta da medico universitario che conosce bene il mondo degli ospedali: «Stiamo parlando di un problema complesso, che non nasce oggi. Abbiamo necessità assoluta di avere maggiore appropriatezza delle prescrizioni, dobbiamo fare nei tempi utili gli esami necessari a chi ne ha davvero bisogno. A volte le liste di prenotazione sono ingolfate da esami non propriamente utili o che potrebbero essere fatti in altro momento». Schillaci, che non ha lesinato complimenti al sistema universitario per la «qualità della formazione che ci viene invidiata nel mondo», ha parlato anche dell’emergenza sulle aggressioni al personale sanitario: «Una vera vergogna - le ha definite - È un problema non solo di inasprimento delle pene ma anche culturale, perché i cittadini devono capire di essere di fronte a chi si sta prendendo cura di loro. Ancora più vergognoso che nel 70% dei casi le aggressioni siano nei confronti delle donne».

«Siamo per la sanità pubblica ma non abbiamo un preconcetto nei confronti della sanità privata», ha ribadito Gemmato sempre in contrasto dialettico con le accuse arrivate negli ultimi mesi dalla Regione. E poi, siccome a giugno a Bari si vota, il sottosegretario si è riservato un annuncio: «La Puglia - ricorda - è stata scelta dal governo Meloni per ospitare il G7 che ci darà una visibilità straordinaria. E a Bari ci sarà un evento satellite del G7 della Salute (che si svolgerà ad Ancona, ndr) sull’antibioticoresistenza, in modo che la comunità scientifica barese e pugliese possano essere centrale in una delle sfide più importanti per la medicina dei prossimi decenni».

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