Bari, facci sognAre: lo speciale Gazzetta dedicato ai biancorossi

BARI - Passeggino allo stadio? Visto. Novantenne con sciarpa e birra di ordinanza in Curva Nord? Visto. Una città della gioia: appassionata, vigile, orgogliosa. Vista. Vista. Vista. Stasera saranno/saremo sessantamila nell’abbraccio del San Nicola che forse non palpitava così dai tempi di Italia ’90.

In quell’estate di trentatré anni fa («dica trentatré») l’astronave di Renzo Piano, da poco planata alla periferia della città, suggellò infine la vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra (gol di Baggio e Schillaci). Ma il sotto-testo un po’ malinconico proprio delle «finaline» fra terzo e quarto classificato, è rimasto a lungo sull’intonaco degli spalti, negli interstizi delle scalinate, fra i lembi al vento del grande stadio. Fino alle ultime stagioni e poi a questo incredibile campionato in cui i ragazzi di Michele Mignani, genovese laconico e fattivo, hanno ribaltato il destino del San Nicola e di tutti i santi della Dea Eupalla (Gianni Brera per sempre).

Il Bari, anzi LA Bari, con in testa Walid “Ualino” Cheddira e Mirco Antenucci, non ha smesso di suonare la carica di un’annata che oggi giunge al traguardo. Merito senza dubbio della società rinata con il presidente Luigi De Laurentiis, il quale oltretutto ha sovvertito il senso dello sfottò barisien che recita: «È tutto un cinema».

Già, perché il film del Bari piace sia alla critica sia al pubblico. Questa Bari (la squadra, la città), è una festa per gli occhi, il cuore, il gioco. I colleghi dello Sport al pari di mio figlio Federico, quindicenne innamorato del calcio, mi diffidano dal dire anche solo una parola di più per scaramanzia... Usi a festeggiar tacendo, con una capriola ideale nel rettangolo verde e biancorosso, attendiamo la sera. Bari, facci sognare! 

In edicola e stasera fuori dallo stadio San Nicola troverete un inserto speciale dal titolo «Facci sognAre» dedicato alla fantastica stagione del Bari calcio: 8 pagine piene di interviste e curiosità.