chef premiato da Forbes
Pellegrino: «Sogno di portare a Lecce la migliore cucina del mondo»
di ALBERTO NUTRICATI
Ha 27 anni ed è uno degli chef più promettenti d’Europa, tant’è che la prestigiosa rivista «Forbes» lo ha inserito nella lista dei migliori Under 30 per la categoria arte e cultura del 2018. Si tratta del leccese Floriano Pellegrino, proprietario del rinomato ristorante «Bros’» nel cuore del capoluogo salentino,
Ha 27 anni ed è uno degli chef più promettenti d’Europa, tant’è che la prestigiosa rivista «Forbes» lo ha inserito nella lista dei migliori Under 30 per la categoria arte e cultura del 2018. Si tratta del leccese Floriano Pellegrino, proprietario del rinomato ristorante «Bros’» nel cuore del capoluogo salentino, dove lavora anche la sua compagna Isabella Potì, pluripremiata pastry chef.
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Il giovane cuoco vanta un’esperienza internazionale, avendo lavorato, giusto per fare due nomi illustri, al «Noma» di Copenhagen e all’«Hibiscus» di Londra.
Eppure, nonostante la giovane età, Floriano ha le idee molto chiare. «Essere degli chef oggi – commenta Pellegrino – vuol dire avere la consapevolezza dei palati di tutto il mondo, significa cercare di capire le infinite sfaccettature che la cucina presenta, cercando di trovare la propria identità. Questo vuol dire, inoltre, non solo conoscere il mondo, le tradizioni, le culture e le altre cucine, ma anche effettuare una continua e profonda ricerca della propria storia e vedere come ci si può conciliare con questo mondo ricco e stimolante. Vivere tutto questo nel Salento significa avere il privilegio di portare tutta questa esperienza maturata in giro per il mondo a casa mia, nella terra che amo. Coltivo il desiderio di portarla ai livelli delle migliori mete gourmet planetarie».
Chef Pellegrino, qual è il valore aggiunto di essere salentino? «È collegato al sapere mediterraneo che portiamo dentro: intendo una serie di lavorazioni antiche che rimandano alla cultura egizia, in generale del nord Africa, greca, turca e romana. Queste radici gastronomiche, seppur lontane, sono portatrici dei principi di benessere, sostenibilità e qualità della vita, oggi di tendenza su scala mondiale».
Che significa per un giovane di 27 anni essere nella top 30 di Forbes? «Significa portare dentro l’orgoglio che viene dal sacrificio quotidiano lungo 11 anni: senza domeniche, senza vacanze e lontano da casa e dagli affetti. Ma con la gioia e l’energia di chi ogni giorno vive il proprio sogno».
Lo scorso anno, nella top 30 ci è finita la sua compagna, Isabella Potì, poco fa protagonista di una puntata della nota trasmissione MasterChef. Qual è il vostro prossimo obiettivo? «Non abbiamo nessun obiettivo, se non quello di essere riconosciuti per il nostro lavoro e far conoscere il Salento e il background gustativo mediterraneo, come poli fondamentali nella gastronomia mondiale».
Lei investe molto sul suo team, a livello formativo e personale, ha aumentato i giorni di riposo e di ferie, per quale motivo? «Perché da soli si vincono le battaglie, in gruppo si fondano gli imperi».
Cosa consiglia ai giovani che coltivano un sogno? «Credo di essere troppo giovane per dare suggerimenti... Posso solo parlare della mia esperienza, che mi ha insegnato che non esistono scorciatoie nella vita e che si possono ottenere risultati solo con volontà e sacrificio costanti e quotidiani. Il talento può essere solo una miccia, ma non la fiamma che alimenta il successo».