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14 Febbraio 2018
MARGHERITA DI SAVOIA (BARLETTA - ANDRIA - TRANI) - Un tavolo di confronto con il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano e con gli assessori regionali all’ambiente, al lavoro ed allo sviluppo economico viene chiesto dai lavoratori e dalla Cgil e Flai Cgil della Bat dopo la sospensione di un impianto produttivo delle saline di Margherita di Savoia, nella zona fantina a nord di Bari, disposta dalla provincia BAT e comunicata ieri sera alla ditta Atisale che gestisce le saline. L’impianto in questione si occupa di essiccazione e impacchettamento. La decisione è stata presa sulla base di una relazione stilata dai tecnici dell’Arpa dopo un sopralluogo compiuto il 17 gennaio scorso.
Il verbale, riferisce una nota dei sindacati, fa riferimento a «non conformità relative allo stato di manutenzione degli impianti, all’atto autorizzativo, alle emissioni di polveri in atmosfera, allo scarico delle acque reflue industriale ed alle emissioni acustiche ambientali».
Per il segretario della Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti, «il provvedimento, la cui tempestività già ci lascia fortemente perplessi non avendo mai avuto, sino ad oggi, nessun riscontro o contezza da parte dell’azienda di ciò che stava avvenendo in quel sito produttivo delle saline di Margherita di Savoia, è una doccia fredda per i 120 lavoratori, che stanno presidiando l'impianto». «Ci auguriamo - aggiunge il segretario generale della Cgil Bat, Peppino Deleonardis - che questa vertenza che riguarda una realtà produttiva importante del territorio meriti la stessa attenzione riservata all’Ilva di Taranto».
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