MODUGNO (BARI) - Il sindaco di Modugno (Bari), Nicola Magrone, ha emanato un provvedimento che vieta di utilizzare l’acqua dei pozzi ricadenti in zona Asi e in Zona Industriale modugnese per l’uso domestico (per esempio, pulizia della persona) e alimentare (come la lavorazione dei prodotti alimentari) e per l’uso irriguo agroalimentare.
L’ordinanza - è detto in una nota - si è resa necessaria dopo la comunicazione dei risultati di una campagna di monitoraggio (a cura di Arpa Puglia, CNR, Istituto di Ricerca sulle Acque e Politecnico di Bari) che hanno evidenziato una situazione di diffusa contaminazione da tetracloroetilene e da idrocarburi della falda acquifera sottostante la Zona Industriale dei territori di Bari e Modugno con «zone di falda dove i valori delle concentrazioni dei contaminanti hanno superato di diversi ordini di grandezza (o di migliaia di volte) il limite della concentrazione indicato dalle leggi vigenti.
«Come responsabile della salute pubblica - ha sottolineato il sindaco Magrone - ho il dovere di prendere precauzioni a tutela della popolazione e quindi di disciplinare l'impiego delle acque provenienti dai pozzi dell'area industriale vietandone ogni utilizzo che possa portare alla contaminazione della catena alimentare».
Tuttavia, per quanto sia esteso l’inquinamento delle acque di falda nella zona industriale, esso - conclude la nota - risulta comunque circoscritto e non c'è pericolo di contaminazione per l'acqua domestica, la quale arriva nelle abitazioni cittadine attraverso condotte idriche che non sono in contatto con le fonti inquinanti.