Un imprenditore salentino, Giuseppe Maroccia, di 44 anni, di Surbo, ha protestato con i suoi dipendenti, circa una quarantina, davanti alla prefettura di Lecce dopo che la sua azienda ha subìto l’ennesimo atto criminale. La sua impresa edile «Maroccia costruzioni», nella zona industriale, l’altra notte ha subìto un furto che ha messo in ginocchio l’imprenditore. I ladri, dopo aver disattivato il sistema di allarme collegato ad un istituto di vigilanza, hanno portato via 5 autocarri, 5 tra escavatori e motopale, e tutti gli altri mezzi d’opera, compresa l'attrezzatura minuta.
Maroccia, consigliere di centrodestra all’opposizione al comune di Surbo, negli anni scorsi aveva pubblicamente denunciato tentativi di estorsione subiti dalla criminalità. La scorsa estate aveva subito un attentato con un escavatore dato alle fiamme. «In questi anni sono stato lasciato solo, non ho ricevuto alcun aiuto. Ora - spiega - mi hanno messo in ginocchio. E’ stato un colpo pianificato. Hanno avuto il tempo per studiarlo scegliendo anche il giorno in cui colpire perché l'obiettivo era azzerare la capacità produttiva dell’impresa». L'imprenditore, ricevuto dal prefetto e dai vertici delle forze dell'oridne, ha detto: Io non mi fermo!