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Siccità, regge sistema Basilicata
Non è necessario razionamento

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Coldiretti: nelle dighe lucane  meno di 100 mln metri cubi

Lunedì 31 Luglio 2017, 13:26

Nelle dighe della Basilicata ci sono circa 170 milioni di metri cubi in meno rispetto al 2016, "anno già scarso dal punto di vista dell’accumulo di risorse idriche», ma il sistema lucano «da cui dipende anche quello pugliese e in parte quello calabrese, nel nord della regione» ha "retto per le misure messe in campo e la buona regia che ha portato a un uso razionale scongiurando il razionamento».

E’ quanto è emerso stamani, a Potenza, nel corso della riunione del tavolo tecnico sull'emergenza idrica, a cui ha partecipato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, l’assessore regionale all’agricoltura, Luca Braia, e i rappresentanti dell’Eipli, del Consorzio di Bonifica e dell’Autorità di bacino. Pittella, in particolare, ha chiesto un "tavolo tecnico» nazionale, che si aggiunga al comitato regionale, per «programmare in 'retè azioni strutturali da mettere in campo per il futuro».

Nelle sette dighe lucane - Monte Cotugno, Pertusillo, Camastra, Basentello, San Giuliano, Gannano e Acerenza - sono disponibili complessivamente 295,7 milioni di metri cubi d’acqua, rispetto ai 465,3 milioni dello scorso anno (-36,4%): l'invaso più grande, quello di Monte Cotugno, «custodisce» a oggi - in base ai dati dell’Eipli - 130,9 milioni di metri cubi rispetto ai 236,8 milioni del 2016. Ovviamente tutto «dipende dalla possibilità di pioggia» nelle prossime settimane «anche perché - ha spiegato il segretario generale dell’Autorità di bacino della Basilicata, Antonio Anatrone - altrimenti alla fine dell’estate potremmo vedere il fondo dei bacini idrici": è necessario quindi «un uso più razionale dell’acqua da parte di tutti», ha concluso Anatrone, «perché l’essere virtuosi può scongiurare il razionamento».

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