l'emergenza

Xylella, agli agricoltori rimborsi raddoppiati

La Regione: fino a 26mila euro a ettaro per gli ulivi abbattuti

BARI - Gli agricoltori che hanno abbattuto o abbatteranno gli ulivi infetti da Xylella riceveranno un indennizzo che va dai 98 ai 146 euro a pianta, oltre che un rimborso per i costi di abbattimento che varia tra 90 e 115 euro. È quanto prevede una delibera che la giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Leo Di Gioia, varerà nella seduta di domani.

Il sistema degli aiuti, per il quale è stato stanziato un milione di euro, è sostanzialmente uguale a quello previsto a settembre 2015 dal piano dell’allora commissario straordinario Giuseppe Silletti. Il valore del singolo albero varia a seconda della densità di impianto, e può dunque arrivare a 14.600 euro per ettaro. Ma la novità è il riconoscimento della spesa sostenuta per l’abbattimento, che porterà l’indennizzo massimo a circa 26mila euro per ettaro. Poco meno del doppio rispetto a quanto era stato proposto due anni fa: ma per ottenere la cifra piena, i proprietari dovranno procedere autonomamente ad estirpare gli alberi su disposizione dell’Osservatorio fitosanitario regionale. L’indennizzo potrà essere concesso anche agli agricoltori che hanno già abbattuto nel periodo di gestione commissariale e non sono ancora stati rimborsati, o anche a quelli che hanno percepito gli aiuti in regime «de minimis» e potranno ora chiedere la liquidazione per la differenza.

Proprio recentemente la gestione della Xylella era finita nel mirino di Nature, che ha criticato la Regione Puglia e il governo italiano per una serie di ritardi nelle azioni di contenimento. La rivista inglese ha richiamato i contenuti di un rapporto della Commissione Europea a seguito dell’ultima ispezione svolta in Puglia dal 14 al 22 novembre scorso. Il documento della Dg Sante è tuttavia meno critico rispetto alla ricostruzione della rivista inglese, ritiene molto buono il sistema di campionamenti sul campo gestito dalla Regione attraverso l’Arif ma si conclude con sei raccomandazioni: il monitoraggio deve essere effettuato in tutte le stagioni, a intervalli regolari e nelle aree previste. Ma soprattutto, l’area infetta e l’area cuscinetto devono essere ri-delimitate dopo la scoperta di ogni pianta infetta (non sarebbe stato fatto dopo la scoperta di Ostuni), e soprattutto ogni pianta infetta scoperta nella fascia di contenimento di 20 km deve essere abbattuta «immediatamente». In questa fascia, che misura 106mila ettari, secondo i dati a novembre scorso sarebbero stati effettuati 12mila campioni di laboratorio con 18 casi positivi alla Xylella: non tutti gli alberi sono stati abbattuti con celerità, in quanto - ha spiegato la Regione agli ispettori europei - alcuni avevano più proprietari, e le procedure si sono rivelate molto complesse.

[m.s.]

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