Sabato 06 Settembre 2025 | 22:43

Consulta: no a rigidità
sui domiciliari
per le madri-detenute

 
Rita Schena

Reporter:

Rita Schena

Consulta

Mercoledì 12 Aprile 2017, 17:10

ROMA - L’esclusione delle detenute madri dal beneficio dei domiciliari non può essere legato ad automatismi. E le esigenze di sicurezza vanno bilanciate con quelle di tutela del minore. Con queste motivazioni la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma dell’ordinamento penitenziario, contenuta nelle disposizioni sulla detenzione domiciliare speciale, che esclude la possibilità di prolungare i domiciliari per le detenute madri di bambini sotto i 10 anni condannate per uno dei reati elencati in uno specifico articolo dello stesso ordinamento carcerario. Questo articolo, si legge nella sentenza di cui è relatore il giudice Nicolò Zanon, «contiene un elenco di reati complesso, eterogeneo, stratificato e di diseguale gravità» e in questo modo produce un automatismo.

A sottoporre la questione alla Corte è stato il Tribunale di sorveglianza di Bari e la vicenda è quella di una detenuta condannata a 7 anni per il reato di associazione finalizzata al traffico di droga che era stata ammessa ai domiciliari e all’avvicinarsi del compimento di 3 anni di suo figlio ha chiesto una proroga di questo beneficio.
La legge, ha stabilito la Corte Costituzionale, deve consentire di «verificare in concreto» se «il preminente interesse del minore possa restare recessivo di fronte alle esigenze di protezione della società», e «non già sulla base di automatismi che impediscono al giudice ogni margine di apprezzamento delle singole situazioni». Un automatismo che invece determina la norma dichiarata incostituzionale. Secondo la Consulta, invece «le esigenze collettive di sicurezza e gli obiettivi generali di politica criminale non possono essere perseguiti attraverso l’assoluto sacrificio della condizione della madre e del suo rapporto con la prole».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)