FRANCESCO PETRUZZELLI
Lo sfogo nelle scorse ore sulla pagina Facebook della sua attività: «Basta, troppi cittadini incivili, in tanti non raccolgono le deiezioni dei propri cani. Chiudo il parco». La protesta è subito rimbalzata sui social, con le prime manifestazioni di solidarietà e di sostegno. E con il primo gruppo di volontari che già da ieri sera ha deciso di controllare l’area e di occuparsi della chiusura serale dei cancelli.
Non chiuderà i battenti il «Mister Dog Park», il giardino per cani creato in viale Gandhi al quartiere Poggiofranco. L’area di sguinzagliamento, dotata di fontanelle e di distributori di palette e bustine, è nata qualche tempo fa su un suolo dato in concessione gratuita per sei anni a un privato, il signor Michele Anaclerio. Con l’obiettivo di creare un giardino per gli amici a quattro zampe e i loro padroni. Intenzione nobile che si è però subito scontrata – come documentato da un servizio televisivo di Telebari - con l’inciviltà e la strafottenza degli stessi frequentatori: deiezioni mai raccolte, rifiuti abbandonati ovunque (anche resti di cibo e di pizza) e cani spesso lasciati dai padroni anche per interi pomeriggi, come se fosse un «dog asilo». Insomma, un vero vespasiano a cielo aperto. E di certo non per colpa dei frequentatori a quattro zampe, ma dei loro accompagnatori.
Fenomeni che Anaclerio non ha più tollerato – l’accesso al parco è gratuito, viene solo chiesto il rispetto delle regole – tanto da annunciarne la chiusura, anche in assenza di una mano da parte del Comune e del II Municipio. «Ai quali più volte ho chiesto un’unità dell’Amiu o della Multiservizi – spiega – ma mi è sempre stato detto che non è possibile. Ogni mese sostengo 200 euro di spese e ho anche chiesto la possibilità di introdurre una tessera simbolica per l’accesso».
Intanto, per ora, i cancelli del dog park non resteranno chiusi. Anzi, grazie a questo gruppo di volontari l’area potrà restare aperta anche oltre le 20 e 30. Con la speranza che i frequentatori siano un po’ più attenti e civilmente corretti.