L’ente Casa della Divina Provvidenza, in amministrazione straordinaria, ha chiesto di costituirsi parte civile nell’udienza preliminare cominciata oggi dinanzi al gup del Tribunale di Trani Angela Schiralli a carico di 18 imputati, tra cui il senatore Antonio Azzollini (Ncd). Il procedimento riguarda il presunto crac per 500 milioni di euro dell’ente con sede a Bisceglie (Barletta Andria Trani). Al senatore pugliese i magistrati contestano i reati di bancarotta fraudolenta e induzione indebita a dare o promettere utilità.
Il legale dell’ente, Stefano Dardes, nel corso dell’udienza - è detto in una nota diffusa da Cdp - ha depositato una memoria tecnico-contabile circa le cause del dissesto dell’ente. L'udienza è stata rinviata al 17 marzo 2017 perché i difensori degli imputati hanno chiesto un termine per consultare il contenuto della memoria. Per quella data gli imputati potranno chiedere riti alternativi.
Le indagini dei finanzieri di Bari sulla Casa Divina Provvidenza di Bisceglie furono avviate contestualmente alla richiesta di fallimento avanzata dalla Procura di Trani, a giugno 2012, a fronte di debiti per 500 milioni di euro accumulati dall’ente nei confronti di diversi creditori tra cui l'Inps e l’Agenzia delle Entrate.
Crac Divina Provvidenza
Martedì 31 Gennaio 2017, 18:22
01 Febbraio 2017, 11:35