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Carcere Taranto, chiusa la mensa
degli agenti: «Alimenti scadenti»

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Taranto, due tentatividi suicidio in carcere

Il sindacato: evitata una intossicazione. Chiesta la rescissione del contratto

Giovedì 12 Gennaio 2017, 16:20

13 Gennaio 2017, 11:10

«Evitata una intossicazione di massa dei poliziotti penitenziari in servizio presso il carcere di Taranto a seguito dell’intervento degli ispettori dell’ufficio igiene e dei Nas su richiesta dei vertici del carcere che, dopo un controllo nei locali dove si preparano i pasti a cura della ditta Marconi Group, hanno constatato la presenza di moltissimi alimenti mal conservati ed in pessimo stato». E’ quanto denuncia Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria).

I locali della mensa «sono stati chiusi - aggiunge - e il servizio è stato immediatamente sospeso. Ci è stato inoltre riferito che i Nas che avrebbero sequestrato decine di chilogrammi di derrate alimentari avariate oppure mal conservate». Il Sappe ritiene «a questo punto incompatibile - conclude Pilagatti - qualsiasi rapporto con la ditta appaltatrice dopo quanto accaduto a Taranto, e chiede espressamente al Provveditore Regionale, così come prevede il contratto, la rescissione immediata poiché è venuta meno la fiducia. Tutti i poliziotti penitenziari di Taranto hanno comunicato che non si recheranno più a consumare un pasto finché verranno preparati dalla ditta in questione».

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