Domenica 07 Settembre 2025 | 03:00

Agricoltore ucciso a Canosa
killer: non ho più niente da perdere

 
Nicola PEPE

Reporter:

Nicola PEPE

Agricoltore ucciso a Canosakiller: non ho più niente da perdere

Il movente del delitto, vecchie ruggini per un pozzo

Mercoledì 21 Dicembre 2016, 14:59

«Non ho più niente da perdere. Mi è morta pure mia moglie. Andrò a finire in Corte d’assise...": è lo stralcio del soliloquio intercettato dalla polizia che ha arrestato ieri Saverio Piscitelli, agricoltore canosino di 66 anni, ritenuto autore dell’omicidio, aggravato dal porto abusivo d’arma, di Sabino Vassalli, anch’egli agricoltore di 56 anni, ucciso a Canosa di Puglia il 31 ottobre scorso. Il monologo del presunto assassino è agli atti dell’indagine della procura di Trani che ha ottenuto dal gip il provvedimento cautelare.
Secondo la polizia, all’origine dell’omicidio ci sarebbero vecchie ruggini legate alla conduzione in comune di un pozzo agricolo e una gestione non sempre chiara dei fondi della Commissione agricola di cui Piscitelli era stato presidente per circa 30 anni. Una carica ereditata da Vassalli che aveva scoperto una presunta distrazione di fondi, per circa duemila euro, e che, per questo e per alcuni presunti mancati pagamenti, aveva trascinato Piscitelli in tribunale. Quest’ultimo si è sentito calunniato ed ha reagito uccidendo Vassalli con colpi di un suo fucile da caccia, calibro 12, mai più trovato. A incastrare Piscitelli sono state alcune intercettazioni ambientali in cui l’uomo, parlando da solo e tornando sul luogo dell’omicidio, esplode dall’auto un colpo con lo stesso fucile che si presume abbia ucciso Vassalli. Non solo, in altre occasioni, a voce, riproduce gli spari dando del «bastardo» al suo rivale per le accuse di cui doveva rispondere: appropriazione indebita e mancati pagamenti.
Piscitelli è descritto come una persona «solitaria» con rapporti conflittuali anche con i figli. Uno di questi, con la fidanzata, commenta in auto (dove la polizia aveva installato una microspia): «E questa morte era proprio necessaria?», intuendo forse che il padre aveva punito Vassalli per il disonore che gli aveva procurato in paese e nel mondo agricolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)